Uno studio inglese rivela la causa del temuto odore causato dall’attività del suddetto microrganismo. Messe le basi per la creazione di un deodorante mirato ad inibire tale pathway metabolica?
Siamo a metà Agosto, i ricordi del mare, delle giornate di Sole intenso e del sudore inarrestabile durante momenti di umidità stile tropici sono ancora nitidi nelle nostre menti. Partendo soprattutto dall’ultimo aspetto, chi non si è ritrovato anche quest’anno con la paura che il deodorante avesse finito il suo effetto e, in special modo, quante volte ci siamo terrorizzati alla vista di qualche amico che presentava sotto l’ascella la tipica chiazza di sudore, con annesso odore nauseabondo? Ebbene, anche questo imbarazzante fenomeno è stato oggetto di studio e, come spesso succede, è stato confermato che sono i batteri a giocare un ruolo fondamentale, soprattutto per quanto concerne la produzione del famosissimo cattivo odore ascellare. Infatti, secondo Daniel Bawdon e Gavin Thomas dell’Università di York, il responsabile del cattivo odore che emaniamo dalle ascelle quando siamo sudati è da attribuire all’azione del batterio Staphylococcus hominis, che colonizza le nostro ascelle insieme ad altri vari microorganismi.
Questo microrganismo, attraverso l’utilizzo del sudore, produce dei composti organosolforosi e, nello specifico, tioli che hanno un odore simile a quello dello zolfo, delle cipolle o delle acque termali solfuree (per rendere meglio l’idea!). I ricercatori inglesi si sono focalizzati su un gene in particolare del suddetto microrganismo che codifica per le proteine responsabili della produzione finale di S-[1-(2-hydroxyethyl)-1-methylbutyl]-(l)-cysteinylglycine (Cys-Gly-3M3SH), ovvero il tiolo dipeptide-coniugato “nauseante” protagonista di tale studio. Sono stati isolati i batteri che si trovavano sotto l’ascella, e poi hanno aggiunto molecole inodore presenti nel sudore umano valutando, attraverso saggi biochimici, la produzione successiva di tioli da parte di ogni microrganismo prelevato in precedenza.
Infatti, spiega il ricercatore Bawdon in un articolo del “The Independent“, le molecole inodore fuoriescono dall’ascella ed interagiscono con il microbioma attivo, scomponendosi all’interno del batterio stesso». Si è così visto, alla fine di tale studio, che tra tutti i batteri attivi nell’ area ascellare, lo Staphylococcus hominis è proprio la causa principale del cattivo odore.
Lo step successivo, adesso, è creare un deodorante futuristico in grado di contrastare specificamente questo fenomeno, agendo se possibile proprio sull’inibizione totale della produzione della mal odorante molecola. Purtroppo, i deodoranti attualmente in commercio riescono a mascherare l’odore con altre fragranze o eliminando parte dell’odore sterminando la flora batterica ascellare con l’uso di molecole anti-batteriche. Quindi, i ricercatori inglesi stanno escogitando qualche idea per creare, appunto, il deodorante perfetto che vada ad interferire specificamente con la pathway metabolica incriminata, anzichè eliminare totalmente ed indiscriminatamente tutti i batteri presenti nel microbioma ascellare. Infatti, eliminare tutti i microrganismi presenti in tale area in maniera random può essere molto più deleterio di quello che si possa immaginare ed, in futuro, potremmo trovarci difronte a ceppi resistenti attraverso tale approccio.
Pertanto, cari lettori, basta un igiene quotidiana e accurata, con il relativo utilizzo di detergenti e deodoranti non aggressivi, per tamponare la questione “cattivo odore” dell’ascella, con la speranza che anche quella persona che spesso vedete con la famosa chiazza sulla maglietta possa seguire questi consigli. In attesa di sviluppi importanti dal mondo della ricerca, non possiamo fare altro che aspettare e sperare che lo Staphylococcus hominis non sia con voi!
Giovanni Di Maio (alias Santi Rocca)
Fonti:
- www.independent.co.uk
- www.femsle.oxfordjournals.org
- www.ansa.it.