La Connessione tra Autismo Grave e Disturbi Gastrointestinali

Gli individui con autismo grave spesso soffrono di disturbi gastrointestinali. Questo legame apparente è ancora poco compreso, ma uno studio recente ha rivelato che le viscere dei bambini autistici differiscono da quelle degli altri bambini in almeno un’importante caratteristica: molti bambini con autismo ospitano un genere di batteri nelle loro viscere che nei bambini non autistici non si trovano.

Autismo Grave e Disturbi Gastrointestinali
Autismo Grave e Disturbi Gastrointestinali

La Scoperta dei Batteri Sutterella

Un primo studio ha rivelato che gli individui autistici con sintomi gastrointestinali mostrano spesso infiammazione e altre anomalie nel loro tratto intestinale superiore e inferiore. Tuttavia, gli scienziati non sanno cosa provoca l’infiammazione o come questa condizione possa essere legata ai disturbi dello sviluppo che caratterizzano l’autismo. Secondo lo studio condotto da Williams e colleghi, le viscere dei bambini autistici con problemi gastrointestinali sono spesso sede di una specie di batteri chiamata Sutterella, un genere di cui si hanno pochi rappresentanti coltivati. Se questi batteri sono o no una causa o un effetto dell’autismo resta ancora da vedere.

Importanza dello Studio

Christine A. Biron della Brown University, direttrice dello studio, afferma che il rapporto tra i diversi microrganismi, l’ospite, gli esiti della malattia e lo sviluppo è un problema entusiasmante. “Questo documento è importante perché comincia a far avanzare la questione di come i microbi residenti interagiscono con un disturbo che è poco conosciuto”, afferma Biron.

Risultati dello Studio

Sequenze di RNA ribosomiale appartenenti al genere Sutterella rappresentavano una percentuale relativamente alta di microrganismi presenti in 12 dei 23 campioni di tessuto dalle viscere di bambini autistici, ma sequenze di questi organismi non sono state rilevate nei campioni di bambini non-autistici. La presenza di questo organismo solo nei bambini autistici con problemi gastrointestinali e non nei bambini non affetti resta un mistero.

Interpretazione dei Risultati

Jorge Benach, presidente del Dipartimento di Microbiologia presso Stony Brook University e recensore del rapporto, spiega che Sutterella è stata associata a malattie gastrointestinali sotto il diaframma. Se si tratta di un agente patogeno o no, non è ancora chiaro. Benach sottolinea che lo studio era particolarmente efficace perché hanno utilizzato campioni di tessuto dalle viscere dei pazienti rispetto a campioni di feci. La maggior parte del lavoro precedente per collegare il microbioma intestinale con l’autismo è stato fatto con campioni di feci, ma i microrganismi versati nelle feci non rappresentano necessariamente quelli che rivestono la parete intestinale.

Sfide e Metodologie

“I campioni di tessuto da biopsia richiedono un intervento chirurgico per essere acquisiti e rappresentano un processo difficile per il paziente,” spiega Benach. Questi campioni, però, forniscono una visione più accurata dei microrganismi direttamente collegati al tessuto intestinale. Benach afferma che lo studio è statisticamente molto valido, ma è necessario ancora del lavoro per determinare quale ruolo giochi Sutterella nei problemi intestinali. “Si tratta di una questione che deve essere seguita da cima a fondo”, dice Benach.

Conclusione sulla relazione tra autismo grave e disturbi gastrointestinali

L’autismo, in sé, è una condizione complessa e poco conosciuta. Il legame frequente tra i disturbi dello sviluppo e i problemi gastrointestinali aggiunge ulteriori sfide per medici e terapisti nel trattare i pazienti autistici. Studi come quello di Williams e colleghi sono cruciali per approfondire la comprensione di questi legami e per sviluppare potenziali trattamenti.

La relazione tra autismo grave e disturbi gastrointestinali: Consigli Finali

  1. Approfondire la ricerca: Continuare a investigare il ruolo di Sutterella e altri microrganismi intestinali negli individui autistici.
  2. Metodologie accurate: Utilizzare campioni di tessuto oltre ai campioni di feci per ottenere un quadro più completo del microbioma intestinale.
  3. Collaborazione interdisciplinare: Favorire la collaborazione tra microbiologi, gastroenterologi e specialisti dell’autismo per sviluppare terapie più efficaci.

FAQ – La relazione tra autismo grave e disturbi gastrointestinali

  • Qual è il legame tra autismo e disturbi gastrointestinali? La causa esatta non è chiara, ma studi indicano che molti bambini autistici con problemi gastrointestinali ospitano specifici batteri, come Sutterella, nelle loro viscere.
  • Perché è importante studiare il microbioma intestinale nei bambini autistici? Capire come i microbi residenti influenzano l’autismo può portare a nuovi trattamenti e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
  • Che ruolo gioca Sutterella nell’autismo? Non è ancora chiaro se Sutterella sia una causa o un effetto dell’autismo. Ulteriori ricerche sono necessarie per determinare il suo ruolo.
  • Come vengono raccolti i campioni di tessuto per questi studi? I campioni di tessuto vengono prelevati attraverso biopsie, che richiedono interventi chirurgici. Questo metodo è più accurato rispetto all’analisi dei campioni di feci.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore ed amministratore di Microbiologia Italia, primo sito di divulgazione microbiologica in Italia. Il portale di Microbiologia Italia è utile anche per condividere conoscenza ed informazioni a chiunque fosse interessato a temi che trattano salute, benessere, nutrizione e medicina.

7 commenti su “La Connessione tra Autismo Grave e Disturbi Gastrointestinali”

  1. Ho sentito parlare molto di somministrazione di psilocibina in pazienti autistici ed x fragile
    Questi studi sono incentivati da nova mentis life science, azienda operante in canada ed in italia sviluppati dal team della dott.ssa viviana trezza osp. Tor vergata roma
    Purtroppo nessum specialista psichiatra che ho contattato sembra interessato a questo nuovo trattamento
    Essendo padre di un ragazzo autistico 28enne sono particolarmente speranzoso che qualche cura alternativa migliori la sutuazione di mio figlio
    Potrei avere un aiuto per saperne di più ed eventualmente iniziare una reclutazione di pazienti per provare una terspia che non ha nessuna controindicazione
    La ringrazio

    Rispondi
  2. Francesco ciao sono Vincenzo collega da 35 anni mi interesso di alimentazione e ho risolto casi di autismo e di malattie neurodegenerative, il mio n° 3683466740. Chiama

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    • Beh affermare di aver “risolto” problematiche di spettro autistico già di per sé suona male. Come quando una campana è rotta e non fa il suo suono. Ad oggi NON ci sono terapie che “risolvano” la sindrome dello spettro autistico. Può essere che ci siano terapie che risolvono i problemi gastrointestinali tenendo comunque conto che le problematiche gastrointestinali non sono unicamente dovute alla presenza di presenza di batteri specifici. Mio figlio è nato con una lassità ligamentosa. Soprattutto in età neonatale, in fase di svezzamento si svegliava in piena notte urlando e tirandosi fino a quando non riusciva a fare uscire un sonoro rutto. Questa cosa ci ha funestato le notti per circa 3 mesi. Scoprimmo che c’era un collegamento tra la sua lassità dei legamenti che causava ipotonia muscolare e questa cosa inibiva anche la c.d. pompa protonica che sigilla lo stomaco durante la digestione. Mio figlio ha iniziato a manifestare i sintomi più evidenti di spettro autistico a 3 anni dati prevalentemente dalla frustrazione di non riuscire a comunicare verbalmente ciò che avrebbe voluto dirci (ritardo motorio per ipotonia si è portato dietro il ritardo del linguaggio in parte dovuto anche all’ipotonia muscolare). Ho smesso di credere a chi promette il miracolo perché per i nostri figli autistici il miracolo lo possiamo fare noi come genitori una volta superato lo smarrimento della diagnosi ed i rari pochi professionisti veri che ci aiutano in questo percorso ad ostacoli che è la malattia dei nostri meravigliosi complicati figli.

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  3. E i problemi gastrointestinali chi li provoca?
    Rispost:
    I vaccini con i bei metalli pesanti ed altre schifezze aggiunte!
    Avanti così, popolo bue che non vede al di là del proprio naso

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    • Se così fosse tutti i bambini vaccinati dovrebbero essere autistici e ben sappiamo che non è così. Stessa cosa per le malattie gastrointestinali: ricordiamoci che esiste l’inquinamento delle falde acquifere dalle quali proviene l’acqua irrigua, l’inquinamento atmosferico e, non ultimo, situazioni ambientali limite come nella terra dei fuochi, a Taranto per la presenza delle acciaierie, piuttosto che in Lombardia tra Bergamo e Brescia con l’inquinamento da PFAS (solo per citare i più famosi). Quindi, esattamente come per il discorso fatto con Vincenzo non possiamo pretendere di individuare il problema guardandolo solo da un punto di vista, dovremmo sempre ampliare la nostra visione per avere un quadro più completo di una realtà molto complessa.

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  4. Mio figlio ha dato problemi gastrointestinali dal primo giorno di vita, dopo un anno scoprimmo che era celiaco ,a un anno a mezzo spettro di autismo a 5 anni è stato ricoverato per un acitosi metabolica,ho sempre pensato che dietro al suo autismo gli altri problemi che ha hanno danneggiato tutto..vorrei entrare in questa nuova realtà a chi devo rivolgermi ?

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