LA NASCITA DELL’EPIDEMIA
L’EPIDEMIA NON SI FERMA: DUEMILA NUOVI CASI
L’ attuale segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha chiesto a tutti i paesi di impegnarsi di più per Haiti. In base a quanto riporta il New York Times, potrebbe valutare di introdurre un sistema di contribuzione obbligatorio, vista l’emergenza sanitaria. Il dottor David Nabarro, molto attivo per fermare l’epidemia di Ebola nell’Africa occidentale, esprime la sua opinione sul problema commentando che i donatori hanno bisogno di essere convinti che i soldi vengano utilizzati bene. Nei primi due mesi dell’anno (gennaio-febbraio) duemila nuovi casi di colera sono esplosi sull’isola.
COME SI CONTRASTA?
Le malattie infettive sono da sempre una piaga per l’umanità, che non può certo stare a guardare di fronte a questi eventi. La continua formazione e preparazione in campo medico, infermieristico e di prima assistenza, del personale sanitario locale deve essere la base su cui costruire una rete di aiuti efficaci e preventivi per migliorare la situazione attuale.
Ovviamente per disporre di tutti i dispositivi medici e ausiliari si ha bisogno di finanziamenti. La comunità internazionale da questo punto di vista non può ignorare la necessità di intervenire, poichè il problema potrebbe allargarsi facilmente e diventare più grave. Il contenimento e il debellamento devono essere i capisaldi del piano di soccorso. La possibilità di avere a disposizione acqua potabile e servizi igienici deve essere raggiunta il prima possibile per diminuire il rischio di contagio.
Inoltre, stiamo assistendo alla diffusione della malaria in luoghi ad altitudini più elevate di quanto non accadesse in precedenza: i cicli biologici della zanzara Aedes aegypti (la zanzara che diffonde malattie come la malaria, Zika, la febbre gialla, e la febbre dengue) sembrano essere cambiati. Lo scoppio di Zika potrebbe essere dovuto a una combinazione di mutamenti nella distribuzione geografica e di habitat della zanzara, determinati essenzialmente dal cambiamento climatico. Ancora una volta, lo scellerato inquinamento, dettato spesso da un’industrializzazione che pensa al business, ma che troppe poche volte si ricorda delle sorti del pianeta, sta influenzando indirettamente l’evoluzione di queste malattie, influendo sui cambiamenti del clima.
I FOCOLAI
EMERGENZA COLERA: Haiti, Somalia, Sud Sudan e Zambia.
In Somalia, ad esempio, interessa i 2/3 delle 18 regioni del paese e ha ucciso più di 300 persone da gennaio.
Alessandro Scollato
Fonti: MSF, Ansa