Malattie croniche correlate al nostro microbiota: il test genetico del microbiota intestinale
L’incidenza di molte malattie croniche apparentemente non correlate, negli ultimi decenni , è notevolmente aumentata. Numerosi studi ci mostrano di come la perdita di particolari ceppi batterici del nostro microbiota ancestrale abbia alterato il contesto in cui lo sviluppo immunologico, metabolico e cognitivo si verificano in vita precoce. Tutto ciò comporterebbe un maggior rischio a sviluppare patologie.
Questa tendenza alquanto pericolosa ci suggerisce come dovremmo ricostruire e sforzarci a capire la modalità di conversione in circostanze sottostanti, e quali potrebbero essere le responsabili cause della scomparsa del nostro microbiota genetico ancestrale.
Attualmente, ricercatori e medici di tutto il mondo, sono sconcertati dalla crescente ondata di molteplici malattie, iniziando in primis nei paesi sviluppati e gradualmente, con alta diffusione, anche in altre aree geografiche.
L’aumento di molte patologie correlata con la scomparsa del nostro microbiota ancestrale
Si riscontrano sempre di più l’aumento dei casi di:
- Asma;
- Allergie alimentari;
- Autismo, tra molti altri;
- Diabete giovanile (tipo 1);
- Febbre da fieno;
- Malattia infiammatoria intestinale;
- Obesità.
Quelle elencate sopra sono patologie sistemiche, ovvero che riguardano parti diverse del corpo/organismo umano. Tutto ciò ci farebbe presumere che esista una correlazione, o più di una teoria unificata, per spiegare l’aumento di queste malattie?
Un test genetico chiamato MICROBIOTA INTESTINALE: perchè, quando e come?
I test genetici sono tre vediamo quali:
MICROBIOTA METABOLICO
Consigliato per: verificare la presenza di flora eubiotica rispetto a quella patogena, indicato per coloro che vogliono una terapia probiotica personalizzata o che hanno problemi di motilità, fermentazione o comunque di disbiosi e difficoltà nel controllo del peso.
BATTERI PATOGENI • Abiotrophia Defectiva, Anaerotruncus Colihominis, Bacteroides Eggerthii, Bacteroides Fragilis, Bacteroides Ovatus, Collinsella Aerofaciens, Coprococcus Comes, Desulfovibrio Desulfuricans, Desulfovibrio Piger, Desulfovibrio Vulgaris, Dorea Formicigenerans, E. Coli, Fergusonii-Shigella Boydii, Finegolda Magna, Haemophilus Parainfluenzae, Parabacteroides Distasonis, Parabacteroides Merdae, Peptoniphilus Asacchoroliticus, Peptostreptococcus Anaerobius, Prevotella Copri, Ruminococcus Gnavus, Ruminococcus Torques, Sporobacter Termiditis, Streptococcus Anginosus, Streptococcus Mutans.
BATTERI PROBIOTICI • Akkermansia Muciniphila, Alistipes Putredinis, Bacteroides Coprocola, Bacteroides Intestinalis, Bacteroides Vulgatus, Bifidobacterium Adolescentis, Bifidobacterium Bifidum, Bifidobacterium Breve, Bifidobacterium Longum, Blautia Hydrogenotrophica, Coprococcus Eutactus, Eubacterium Rectale, Faecalibacterium Prausnitzii, Lachnobacterium Bovis, Lactobacillus Acidophilus, Lactobacillus Crispatus, Lactobacillus Gasseri, Lactobacillus Rhamnosus, Lactobacillus Salivarius, Streptococcus Thermophilus, Subdoligranulum Variabile.
MICROBIOTA INFIAMMATORIO
Indicato per: fenomeni intestinali legati alla possibile presenza di microorganismi patogeni.
I sintomi guida sono: crampi addominali, nausea, vomito, diarrea, meteorismo, fenomeni putrefattivi associati a forti odori durante l’evacuazione, febbricola che aumenta verso la sera, bruciori o dolori di stomaco persistenti, aumento della frequenza della minzione, cistiti recidivanti, stanchezza cronica.
L’esame individua: • Actinobacteria: M. Avium, M. Intracellulare. • Bacteriodetes: B. Fragilis, B. Thetaiotaomicron, B. Vulgatus. • Firmicutes: A. Fermentans, A. Lactolyticus, A. Caccae, A. Colihominis, B. Cereus, B. Hydrogenotrophica, B. Brevis, B. Pullicaecorum, C. Difficile, C. Perfringens, C. Septicum, E. Faecalis, E. Faecium, E. Italicus, L. Monocytogenes, S. Aureus, S. Agalactiae, S. Pyogenes, S. Suis. • Klebsiella: K. Oxytoca • Proteobacteria: A. Enteropelogenes (29489), A. Hydrophila, A. Media (651), A. Punctata (648), A. Veronii (654), A. Sobria, Campylobacter Spp, C. Fetus, C. Upsaliensis, C. Freundii, E. Cloacae, F. Novicida, F. Tularensis, H. Cinaedi, H. Fennelliae, H. Pylori, M. Morganii, P. Shigelloides, S. Dysenteriae, V. Cholerae, V. Parahaemolyticus, V. Vulnificus, Y. Enterocolitica, Y. Pseudotubercolosis (633). • Verrucomicrobia: A. Muciniphila. Campylobacter
MICROBIOTA IBS
Consigliato per: problematiche di colite e in presenza di sindrome del colon irritabile. Per verificare una possibile candidosi intestinale. Indicato in presenza di dolore addominale che migliora con l’evacuazione, stipsi (sforzo nell’evacuazione), diarrea (urgenza di evacuare), alterato aspetto delle feci, tenesmo, senso di evacuazione incompleta, mucorrea (muco nelle feci), flatulenza (gas intestinali), gonfiore addominale, dispepsia (dolore all’altezza dello stomaco e senso di pienezza), bruciore retrosternale.
L’esame individua: • Akkermansia Muciniphila, Anaerotruncus Colihominis, Bacteroides Thetaiotaomicron, Bacteroides Ovatus, Escherichia Coli, Clostridum Difficile, Candida Albicans, Akkermansia Muciniphila, Anaerotruncus Colihominis, Bacteroides Thetaiotaomicron, Bacteroides Ovatus, Escherichia Coli, Clostridum Difficile.
Quando parliamo di microbiota intestinale parliamo spesso di come da una situazione di eubiosi si possa passare ad una di disbiosi, della composizione, delle influenze positive sul corpo, ma non si parla spesso di quali test oggi abbiamo a disposizione per individuare particolari microrganismi piuttosto che altri.
In questo caso sarà il Medico o lo Specialista a identificare quale dei tre test sarebbe più’ adatto, dopo aver compilato un formulario di domande atte a definire lo stato di salute dell’intestino.
Fonti: