Autismo a basso funzionamento: caratteristiche e gestione

L’autismo a basso funzionamento è una forma di disturbo dello spettro autistico (ASD) caratterizzata da difficoltà significative nel funzionamento quotidiano. Le persone con autismo a basso funzionamento affrontano sfide più marcate rispetto a coloro con autismo ad alto funzionamento o Sindrome di Asperger, in termini di comunicazione, comportamento e interazione sociale. In questo articolo esploreremo le caratteristiche principali dell’autismo a basso funzionamento, i sintomi, le possibili cause e i metodi per supportare al meglio chi ne è affetto.

Autismo a basso funzionamento: caratteristiche e gestione

Cos’è l’autismo a basso funzionamento?

L’autismo a basso funzionamento è una categoria che si usa per descrivere individui con sintomi autistici più gravi e con bisogni di supporto intensivi. Questi individui possono avere difficoltà a comunicare verbalmente, a comprendere e rispettare le norme sociali e a svolgere attività quotidiane senza assistenza. Possono inoltre presentare comportamenti ripetitivi, auto-stimolanti o aggressivi, e affrontare difficoltà cognitive significative. Sebbene il termine “basso funzionamento” sia ancora utilizzato, è importante ricordare che ciascuna persona è unica e che le abilità possono variare notevolmente da un individuo all’altro.

Sintomi principali dell’autismo a basso funzionamento

1. Difficoltà comunicative

Le difficoltà nella comunicazione sono tra i segni distintivi dell’autismo a basso funzionamento. Molti individui in questa categoria hanno limitate capacità verbali o sono non verbali. Ciò significa che possono avere difficoltà a esprimere bisogni e desideri o a comprendere le richieste altrui.

  • Non verbale: Alcune persone non sviluppano mai un linguaggio parlato e possono utilizzare mezzi alternativi di comunicazione, come i gesti, le immagini o i dispositivi di comunicazione assistiva (AAC).
  • Comunicazione limitata: Anche coloro che parlano possono avere un linguaggio limitato o ripetere parole e frasi senza comprenderne appieno il significato (ecolalia).

2. Difficoltà cognitive e di apprendimento

Gli individui con autismo a basso funzionamento spesso affrontano ritardi cognitivi o disabilità intellettive. Questo può comportare difficoltà nell’apprendere nuove competenze, risolvere problemi o comprendere concetti astratti. Le abilità cognitive possono variare ampiamente, con alcune persone che mostrano abilità specifiche in settori come la musica o il disegno, pur avendo difficoltà significative in altre aree.

  • Ritardo nello sviluppo: Molti bambini con autismo a basso funzionamento mostrano ritardi nello sviluppo già dalla prima infanzia, come il mancato raggiungimento di tappe fondamentali, ad esempio il parlare o il camminare.
  • Difficoltà nell’apprendimento scolastico: La maggior parte delle persone con autismo a basso funzionamento ha bisogno di programmi educativi specializzati e di un supporto aggiuntivo per apprendere.

3. Comportamenti ripetitivi e stereotipati

Come per altre forme di autismo, le persone con autismo a basso funzionamento possono esibire comportamenti ripetitivi o stereotipati, noti anche come comportamenti “auto-stimolanti” o stimming. Questi comportamenti possono includere:

  • Movimenti ripetitivi: Dondolarsi, sbattere le mani, girare su se stessi.
  • Fissazione su oggetti o rituali: Alcune persone possono avere interessi intensi per oggetti particolari o essere molto rigidi nelle loro routine quotidiane. Interrompere queste routine può causare ansia o stress.
  • Comportamenti autolesionisti: Alcuni individui possono manifestare comportamenti autolesionisti, come mordersi o battere la testa, specialmente in situazioni di sovraccarico sensoriale o emotivo.

4. Difficoltà sociali

Le persone con autismo a basso funzionamento possono avere difficoltà a interagire con gli altri, comprendere le regole sociali o instaurare relazioni. Questo può manifestarsi in vari modi:

  • Mancanza di consapevolezza sociale: Possono non riconoscere i segnali sociali come il contatto visivo, le espressioni facciali o il tono di voce.
  • Difficoltà nel gioco e nelle interazioni con i coetanei: I bambini autistici a basso funzionamento spesso non partecipano al gioco simbolico o ai giochi sociali. Possono preferire il gioco solitario o avere difficoltà a comprendere le regole di gruppo.
  • Comportamenti isolati: Gli adulti possono apparire disinteressati alle interazioni sociali, preferendo attività solitarie o evitando situazioni sociali.

5. Problemi sensoriali

Le persone con autismo a basso funzionamento sono spesso estremamente sensibili agli stimoli sensoriali. Possono essere ipersensibili o iposensibili a suoni, luci, consistenze o odori, reagendo in modo eccessivo o insufficiente agli stimoli ambientali. Questa difficoltà a regolare le risposte sensoriali può influire significativamente sulla loro vita quotidiana.

  • Ipersensibilità: Alcuni individui possono essere sopraffatti da stimoli sensoriali come rumori forti o luci intense, causando ansia o comportamenti di evitamento.
  • Iposensibilità: Altri potrebbero cercare stimoli sensoriali intensi, come stringere oggetti con forza o toccare superfici ruvide.

6. Difficoltà nell’autonomia personale

Le persone con autismo a basso funzionamento possono avere difficoltà a svolgere attività quotidiane come vestirsi, mangiare, lavarsi o utilizzare il bagno in modo indipendente. Questo richiede spesso un supporto costante da parte dei caregiver.

Cause dell’autismo a basso funzionamento

Le cause precise dell’autismo, incluso quello a basso funzionamento, non sono ancora completamente comprese. Tuttavia, la ricerca indica che una combinazione di fattori genetici e ambientali può influenzare lo sviluppo del disturbo. Alcuni dei possibili fattori includono:

  • Predisposizione genetica: L’autismo è spesso ereditario e può presentarsi in famiglie con una storia di disturbi dello sviluppo o altri problemi neurologici.
  • Complicazioni durante la gravidanza o la nascita: Alcuni studi hanno suggerito che fattori come l’esposizione a inquinanti ambientali, l’età avanzata dei genitori o complicazioni durante la gravidanza possono aumentare il rischio di autismo.

Supporto per le persone con autismo a basso funzionamento

Affrontare le sfide dell’autismo a basso funzionamento richiede un approccio integrato che comprenda una serie di strategie personalizzate. Ecco alcune delle opzioni di supporto disponibili:

1. Terapia comportamentale

La terapia comportamentale è uno dei trattamenti più utilizzati per aiutare le persone con autismo a basso funzionamento a sviluppare abilità sociali, comunicative e comportamentali. Il Metodo ABA (Applied Behavior Analysis) è una delle terapie più comuni, che si basa sul rinforzo positivo per insegnare comportamenti appropriati e ridurre quelli problematici.

2. Terapia occupazionale

La terapia occupazionale è utile per insegnare abilità pratiche che migliorano l’autonomia nelle attività quotidiane, come vestirsi, mangiare o gestire le difficoltà sensoriali. I terapeuti occupazionali lavorano con i pazienti per migliorare la coordinazione motoria, l’equilibrio e la consapevolezza corporea.

3. Comunicazione assistiva

Poiché molte persone con autismo a basso funzionamento sono non verbali o hanno difficoltà a comunicare, l’uso di strumenti di comunicazione assistiva, come i dispositivi AAC o le immagini, può migliorare la loro capacità di esprimere bisogni e desideri.

4. Supporto educativo personalizzato

Gli individui con autismo a basso funzionamento necessitano di programmi educativi personalizzati che rispondano ai loro bisogni specifici. Le scuole e gli istituti di formazione specializzati offrono ambienti adatti per fornire supporto individuale e insegnare abilità pratiche e sociali.

5. Supporto familiare

Le famiglie che si prendono cura di persone con autismo a basso funzionamento affrontano sfide quotidiane complesse. È fondamentale fornire supporto anche ai caregiver, offrendo risorse per la gestione dello stress, consulenze e gruppi di sostegno.

Conclusione

L’autismo a basso funzionamento rappresenta una sfida significativa, ma con il giusto supporto e le giuste terapie, le persone con questa forma di autismo possono migliorare la qualità della loro vita e raggiungere il loro massimo potenziale

. Ogni individuo è unico e richiede un approccio personalizzato che tenga conto delle sue esigenze specifiche, delle sue difficoltà e delle sue abilità.

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Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l'altra.

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