Elisabetta Cretella

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Dalle plastiche alle microplastiche.

Dalle plastiche alle microplastiche

Si discute sempre di più dell’inquinamento da plastica a causa della sua peculiare caratteristica di scomporsi in pezzi di dimensioni inferiori. Prendono il nome di micro- e nano-plastiche. Non si vedono ma si accumulano ugualmente nell’ambiente. Il passaggio dalle plastiche alle microplastiche è un problema sempre più discusso dall’opinione pubblica, dalla comunità scientifica. La scoperta della loro presenza nell’organismo umano, negli alimenti, negli animali e tra le piante marine ha sollevato l’interesse anche dei legislatori di molti Paesi e dell’Unione europea.

La pesca minaccia i cavallucci marini italiani.

La pesca minaccia i cavallucci marini italiani

Un nuovo studio, condotto grazie alla citizen science, lancia un’allarme per i cavallucci marini italiani. Sono due le specie non abbastanza protette nei nostri mari: Hippocampus hippocampus e Hippocampus guttulatus. I mari italiani sono habitat idonei ad ospitarli, tuttavia, le attività antropiche e in particolare la pesca minacciano i cavallucci marini.

La plastica: una delle più utili invenzioni dell'uomo.

La plastica: una delle più utili invenzioni dell’uomo

La particolarità dell’inquinamento causato dalla plastica è data dalla sua scomposizione in micro- e nano-plastiche. Non si vedono ad occhio nudo ma si accumulano ugualmente nell’ambiente. Il passaggio dalle plastiche alle microplastiche è un problema preso in considerazione di recente. La scoperta di questi inquinanti nell’organismo umano e negli alimenti, oltre che negli animali e sulla vegetazione marina, ha suscitato l’interesse della comunità scientifica e dell’opinione pubblica. Di conseguenza, sono scesi in campo anche i legislatori di vari paesi e dell’Unione Europea al fine di adottare misure che ne limitano il rilascio nell’ambiente.

Adriatico: un mare ricco di plastica galleggiante

Adriatico: un mare di plastica galleggiante

L’inquinamento da plastica nel mar Mediterraneo è significativo. La quantità di microplastiche galleggianti è paragonabile a quella degli oceani. Il mare Adriatico è il mare italiano più ricco di plastica galleggiante. Alcune sue caratteristiche lo rendono particolarmente adeguato all’accumulo di detriti di plastica. Perché?

I pesci pagliaccio sanno contare.

I pesci pagliaccio sanno contare

I pesci pagliaccio della specie Amphiprion ocellaris sono in grado di contare fino a tre. A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Scienza e Tecnologia di Okinawa (OIST) in Giappone. Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Experimental Biology, i pesci pagliaccio sanno contare. Infatti, riconoscono il numero di strisce di altri pesci pagliaccio, anche se di specie diverse.

Reti da pesca fantasma

Reti da pesca fantasma o ghost gear

Inquinamento marino: tra i responsabili ci sono anche gli attrezzi da pesca fantasma. Gli attrezzi da pesca sono persi con una certa frequenza, soprattutto quando le condizioni meteorologiche sono avverse come durante i temporali e le mareggiate. L’accumulo sui fondali ha ricadute negative sugli habitat marini e costieri, sulla loro fauna e di conseguenza sulla sicurezza alimentare.

L'impollinazione della primula della sera è messa a rischio dall'inquinamento atmosferico di nitrati.

I nitrati alterano il profumo dei fiori

L’inquinamento atmosferico modifica il profumo dei fiori. Nelle aree urbane, la mancata percezione del loro profumo da parte degli insetti induce una riduzione dell’impollinazione del 70%. A scoprirlo è stato un team di ricercatori dell’Università di Washington, negli Stati Uniti. Il responsabile è il nitrato che altera il profumo dei fiori.

Specie aliene nelle acque italiane

La posizione strategica della nostra penisola nel mar Mediterraneo, l’intensa attività commerciale e l’elevata densità di popolazione delle zone costiere facilita l’arrivo di specie aliene nelle acque italiane. Inoltre, l’Italia è al centro di un’area in cui si rimescolano masse d’acqua con condizioni idrografiche diverse che forniscono habitat idonei per molte specie differenti.

Trovate tracce di creme solari nei ghiacciai artici delle isole Svalbard

Tracce di creme solari nei ghiacciai artici

Trovate tracce di creme solari e altri prodotti per la cura personale nei ghiacciai artici delle isole Svalbard (Norvegia). Lo studio pubblicato su Science of the Total Environment analizza 13 di sostanze chimiche concludendo che l’Artico non è poi così incontaminato. Come arrivano queste sostanze in luogo lontano dalle aree industrializzate?

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