ARCHAEA

La sezione Archaea di Microbiologia Italia è una sezione didattica, utile a studenti, professionisti e semplici appassionati in cui vengono raccolte le schede di natura microbiologica di diversi archeobatteri. In questa pagina trovate tutti gli Archaea presenti su Microbiologia Italia divisi per phyla.

Introduzione agli Archaea:

Crenarchaeota

Inizialmente si pensava che gli organismi appartenenti a questo phylum fossero archeobatteri estremofili, ma recenti studi hanno evidenziato la loro massiccia presenza nell’ambiente marino.

  • Ignicoccus spp.: genere di microrganismi ipertermofili ed anerobi obbligati, caratteristiche che li rendono capaci di vivere nelle sorgente idrotermali marine, da cui sono frequentemente isolati.
  • Metallosphaera sedula: microorganismo aerobico termoacidofilo in grado tendenzialmente di mobilitare i metalli;
  • Pyrolobus fumarii: unica specie inclusa nel genere Pyrolobus, termine greco che letteralmente si traduce come “lobo di fuoco” in riferimento alla sua forma lombata e alla sua capacità di vivere a temperature estremamente elevate;
  • Sulfolobus acidocaldarius: archeobatterio con l’abilità di prosperare a temperature elevate (75 a 80 C°) e a pH estremamente acido (pH 2), la capacità di metabolizzare lo zolfo e la presenza di lobi;

Euryarchaeota

Questo è il phylum più grande del Regno degli Archaea. Al suo interno troviamo una incredibile varietà di microrganismi tra metanogeni, alofili e ipertemofili.

  • Archaeoglobus spp.: utilizzano CO2 o composti organici come fonti di carbonio e svolgono un ruolo essenziale nel ciclo biogeochimico dello zolfo;
  • Ferroglobus placidus: archeobatterio isolato da sedimenti delle bocche idrotermali al largo delle coste italiane;
  • Halobacterium: genere di archeobatteri con una spiccata capacità di vivere in ambienti ricchi di cloruro di sodio, come i laghi o mari salati e le saline;
  • Haloferax volcanii: microrganismo mesofilo, debolmente acidofilo ed estremamente alofilo;
  • Halorubrum lacusprofundi: specie isolata per la prima volta negli anni ’80 nel Deep Lake del continente antartico;
  • Haloterregina hispanica: chemo-organotrofo e aerobico, isolato per la prima volta in uno stagno salato cristallizzato a Fuente de Pedra, Malaga;
  • Methanobacterium: genere di archeobatteri, costituito da alcuni dei primi metanogeni idrogenotrofici conosciuti;
  • Methanopyrus kandleri: ipertermofilo e metanogeno, vive in un ambiente ricco di idrogeno e anidride carbonica;
  • Methanospirillum hungatei: metanogeno anerobico ed ampiamente utilizzato per il trattamento delle acque reflue e per la biodegradazione anerobica di rifiuti complessi;
  • Picrophilus spp.: genere di archea termoacidofili con la caratteristica che questi microrganismi crescono a valori di pH estremamente acidi;
  • Thermococcus spp.: noti per la loro capacità di vivere in ambienti estremamente caldi e anaerobi.

Thermococci

Vivono in ambienti estremamente caldi, come le prese d’aria idrotermali, e hanno temperature di crescita ottimali superiori a 80 °C.

  • Pyrococcus furiosus: uno dei primi ipertermofili ad essere studiato esaustivamente dagli scienziati, in quanto rappresenta un importante fonte di enzimi e proteine altamente resistenti agli shock termici e alle radiazioni;

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