Spirulina: il cianobatterio che è stato riconosciuto superfood

Spirulina: cos’è?

Con il termine spirulina si fa riferimento al nome comune di Arthrospira platensis. Essa viene considerata un’alga, ma si tratta in realtà di un cianobatterio, un microrganismo acquatico capace di svolgere fotosintesi grazie alla presenza di pigmenti fotosintetici quali la clorofilla, che conferisce la caratteristica tonalità verde, e la ficocianina.

Deve il nome alla sua forma stretta e allungata, dotata di appendici cilindriche a forma di spirale. Cresce in acqua sia dolce sia salata, in condizioni di elevata alcalinità e può facilmente essere raccolta e lavorata.

Alga spirulina con la sua caratteristica forma spirale
Figura 1- Alga spirulina con la sua caratteristica forma spirale [Fonte: https://www.futunatura.it/spirulina-articolo]

Nel mondo esistono circa 1500 specie di alga spirulina, ma tra di esse tre sono le più studiate per il loro elevato contenuto nutritivo e la possibilità di essere usate a scopo terapeutico: Spirulina platensis, Spirulina maxima e Spirulina fusiformis.

La spirulina come superfood

Già nel 1974, la FAO (Food and Agriculture Organization) ha definito la spirulina un “superfood” per le sue componenti nutritive.

Il suo elevato contenuto proteico, più del 70% della sua struttura, la rende un alimento perfetto per coloro che seguono un’alimentazione vegana; essa contiene gli otto amminoacidi essenziali ed è ricca di vitamine, fondamentali per potenziare il sistema immunitario e proteggere l’organismo, ad esempio, da infezioni virali e batteriche e dalle loro conseguenze.

Tra i sali minerali maggiormente presenti troviamo ferro, calcio, magnesio, manganese, zinco e selenio, di grande aiuto per coloro che soffrono di anemia, astenia, osteoporosi o artrite. L’assenza di iodio invece, rende l’assunzione di spirulina sicura anche per chi soffre di ipertensione e per le donne in gravidanza. Anzi, gli acidi grassi polinsaturi Omega 3, 6 e 9 (acido linoleico, alfa linoleico e gamma linoleico) le conferiscono la capacità di migliorare i livelli di colesterolo nel sangue, normalizzando la pressione arteriosa.

Infine la spirulina è dotata di importanti proprietà antiossidanti, con le quali essa è in grado di proteggere dai radicali liberi e dai danni che essi causano all’organismo, come invecchiamento precoce, malattie neurodegenerative e tumori.

Modalità di assunzione

La spirulina si trova in commercio sotto diverse forme: in polvere, in capsule, in bastoncini.

La polvere può essere aggiunta all’impasto di dolci e pane, ai frullati, alle minestre, mentre i bastoncini possono essere consumati da soli o all’interno di insalate. L’assunzione delle capsule è sicuramente la modalità più pratica, che permette inoltre di evitare il sapore intenso e particolare dell’alga, non per tutti certamente gradevole.

Le dosi di assunzione consigliate variano in base a numerosi fattori, ma il range entro il quale bisognerebbe mantenersi oscilla tra 1 e 8 grammi al giorno.

Figura 2 - La spirulina nelle diverse forme in cui si trova in commercio
Figura 2 – La spirulina nelle diverse forme in cui si trova in commercio [Fonti: https://www.naturalebio.com/ https://naturalmentemarylin.it/]

Controindicazioni e tossicità

Gli studi fino ad oggi condotti suggeriscono che la spirulina, in dosi adeguate, non presenti effetti collaterali né tossicità. Gli unici casi in cui si siano verificate controindicazioni legate alla sua assunzione riguardano il consumo di prodotti commerciali scadenti, che possono contenere quantitativi tossici di metalli pesanti, e l’assunzione di dosi eccessive che possono causare mal di testa, nausea e stitichezza.

Il fatto che sia definita come alga, conduce spesso all’errata convinzione che essa possa stimolare eccessivamente la tiroide a causa dell’elevato contenuto di iodio; tuttavia, le quantità di iodio in essa presenti sono trascurabili e non tali da giustificare l’aggravamento di condizioni di ipertiroidismo.

La spirulina contiene però fenilalanina, un amminoacido essenziale utile a generare senso di sazietà e a velocizzare il metabolismo lipidico. A individui affetti da fenilchetonuria, una malattia genetica per cui manca la capacità di smaltire questo amminoacido, ne è dunque sconsigliato il consumo.

Curiosità: cibo degli astronauti

Proprio grazie alle numerose caratteristiche che abbiamo elencato, negli anni ‘80 la NASA decise di utilizzare la spirulina per arricchire l’alimentazione degli astronauti nello spazio e anche l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti durante la sua ultima missione ha testato le proprietà benefiche di questo superfood.

Fonti

  • https://www.melarossa.it/nutrizione/alimenti/spirulina/
  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2907180/
  • https://www.my-personaltrainer.it/integratori/spirulina.html
  • https://www.superfooditalia.it/alga-spirulina/
  • https://www.algemnatura.com/spirulina-quale-dosaggio/
  • https://spireat.it/controindicazioni-della-spirulina-chi-non-puo-assumerla/

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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