A scatenare curiosità e dubbi sulle nostre tavole è la Vitamina essenziale B12, conosciuta anche come cobalamina. Isolata nel fegato nel 1948, la B12 si presenta come unica vitamina formata da cobalto e la sua funzione è associata al funzionamento delle cellule nervose, alla produzione di globuli rossi, all’azione di co-enzima nella sintesi degli acidi nucleici e al metabolismo di amminoacidi, grassi e proteine.
La cobalamina è prodotta da batteri ed archeobatteri e la ritroviamo principalmente in alimenti di origine animale come carne, uova, bivalvi e latticini. Gli animali ricavano la vitamina durante l’alimentazione, ingerendo altri tessuti di animali o piante, ciò indica che non è l’alimento a produrre la vitamina ma i batteri che lo contaminano.
L’attenzione per la vitamina in questione, nasce dal riscontro di una carenza di essa in soggetti vegetariani e vegani, causata dall’assunzione di soli vegetali. Per seguire le norme igieniche, dopo il lavaggio dei vegetali, viene persa la cobalamina presente sulla superficie esterna della pianta, prodotta dai batteri del terreno. La maggior parte delle alghe, utilizzate anche in alcuni integratori, come cianobatteri (Spirulina, Klamath) producono pseudo-vitamine B12, inattive e non disponibili per l’uomo. Nel nostro intestino i batteri producono la vitamina “energizzante” ma non riesce ad essere assorbita perché necessita del legame con il fattore intrinseco, glicoproteina secreta però dalle cellule parietali dello stomaco.
Un’alimentazione di soli vegetali è una delle cause principali di carenza di cobalamina e di conseguenza di possibili disturbi neurologici e anemie (megaloblastica, perniciosa); nel 1973, dopo 10 anni di studio, i ricercatori hanno ottenuto la sintesi della B12 a livello industriale.
La produzione con metodi chimici non è stata intrapresa per questioni economiche, quindi gli integratori sono ottenuti esclusivamente per fermentazione di ceppi batterici. I microrganismi sono stati trattati con agenti mutageni (mutagenesi casuale) e sono stati selezionati i più vantaggiosi: Propionibacterium shermanii e Pseudomonas dentrificans. I Propionibacterium inducono una biosintesi anaerobica essendo microaerofili (studiata anche nei Bacillus megaterum e Salmonella typhimurium), mentre gli Pseudomonas una via aerobica. La sospensione di cellule viene riscaldata a 80-120°C e aggiunto cianuro, viene filtrata e chiarificata. Integratori con vitamina purificata all’80%, sono utilizzata per mangimi mentre per farmaci ad uso umano l’aggiunta di solventi organici determinano maggiore purezza. Quindi nella maggior parte dei casi, alimentarsi unicamente di vegetali necessita di integratori.
La carenza di B12 può essere causata anche da disturbi gastrici e altri fattori oltre l’alimentazione, quindi il “problema” non riguarda solo chi non sceglie una dieta mediterranea. Si consiglia la consultazione del proprio medico per la scelta di integratori realmente efficaci.
Veronica Nerino
Fonte: Microbial production of vitamin B12 – Appl Microbiol Biotechnol