Ulcera del Buruli: temibile e sottovalutata

Ulcera del Buruli o ulcera mangiacarne

L’ulcera del Buruli, o ulcera mangiacarne, è un’infezione causata dal micobatterio patogeno Mycobacterium ulcerans. Il suo nome deriva dalla regione dell’Uganda dove la malattia fu scoperta nel 1897 dal medico britannico Sir Albert Ruskin Cook.  

Agente eziologico dell’ulcera del Buruli

Mycobacterium ulcerans è un micobatterio ambientale a lenta crescita che fa parte della famiglia delle Mycobacteriaceae. Può essere coltivato da lesioni umane su terreno micobatterico a 30–32 °C.

Il micobatterio riesce a provocare l’ulcera nel tessuto grazie al rilascio di mycolactone, una tossina capace di indebolire il sistema immunitario.

Le cellule mononucleate prelevate da persone infette, quando esposte in vitro al micobatterio mostrano una risposta di citochine T helper Th-2, mentre altre volte una risposta immunitaria Th-1. L’interleuchina-10 potrebbe essere responsabile di questa commutazione del fenotipo Th.

L’ulcera colpisce vari distretti corporei come l’epidermide e le ossa nei casi più gravi. La modalità di trasmissione non è ancora nota. Si ritiene che i vettori più probabili siano le zanzare e gli insetti acquatici.

Mycobacterium ulcerans agente eziologico dell'ulcera del Buruli
Figura 1 – Mycobacterium ulcerans

Sintomi

L’infezione si manifesta inizialmente attraverso la comparsa di un nodulo non dolente. Nelle successive settimane assume la forma ulcerosa circondata da un’area gonfia. Se la malattia progredisce, può causare necrosi estesa della cute e dei tessuti molli.

Le lesioni si collocano principalmente in aree del corpo scoperte infatti colpisce spesso gli arti e il viso. L’infezione può arrivare in profondità recando danno anche ai vasi sanguigni.

Infezione da ulcera del Buruli sullo stinco
Figura 2 – Infezione da ulcera del Buruli

Terapia

Per la diagnosi si utilizza la PCR. L’OMS raccomanda 8 settimane di terapia attraverso l’uso di antibiotici quali rifampicina e streptomicina per evitare forme più gravi.

Non esiste ancora un vaccino contro M. ulcerans ma il vaccino BCG Mycobacterium bovis sembrerebbe offrire una buona protezione.

Distribuzione

L’ulcera del Buruli è stata registrata in più di 30 stati. E’ diffusa soprattutto nelle regioni tropicali dell’Africa occidentale e centrale. Riscontrata anche in Asia, America e Australia soprattutto nello stato sud-orientale di Victoria. Qui si è verificato un enorme aumento dei casi rispetto al 2016.

Distribuzione mondiale dell'ulcera del Buruli nel 2003
Figura 3 – distribuzione mondiale dell’ulcera del Buruli nel 2003

Iniziative sanitarie

L’ulcera del Buruli è stata per molti anni una malattia poco studiata, probabilmente perchè tipica di comunità povere e con scarsa influenza economica e politica.

Nel 1998, l’OMS ha lanciato la Global Buruli Ulcer Initiative il cui obiettivo principale è la sensibilizzazione verso la malattia e lo sviluppo di nuove metodologie di diagnosi e trattamento. 

Fonti

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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