Stanchezza o carenza di ferro? Come riconoscere la differenza

Stanchezza o carenza di ferro? La stanchezza persistente è uno dei disturbi più comuni nella popolazione adulta. Tuttavia, non sempre è semplice capirne l’origine: può essere il risultato di stress, cattive abitudini di vita, oppure il segnale di una condizione clinica specifica come la carenza di ferro. Riconoscere quando la stanchezza nasconde un deficit di ferro è fondamentale per adottare le giuste strategie di trattamento e prevenzione.

Cos’è la carenza di ferro?

La carenza di ferro si verifica quando l’organismo non dispone di sufficiente ferro per produrre quantità adeguate di emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno nel sangue. Questa condizione può portare a anemia sideropenica e influire negativamente su:

  • Energia fisica
  • Funzioni cognitive
  • Resistenza immunitaria

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’anemia da carenza di ferro è il disturbo nutrizionale più diffuso al mondo, colpendo circa il 25% della popolazione globale.

Sintomi comuni della carenza di ferro

Oltre alla stanchezza, altri segnali caratteristici della carenza di ferro includono:

  • Pallore della pelle e delle mucose
  • Fiato corto anche dopo sforzi lievi
  • Capogiri o sensazione di testa leggera
  • Battito cardiaco accelerato (tachicardia)
  • Unghie fragili e caduta dei capelli
  • Freddo alle estremità (mani e piedi)
  • Desiderio insolito di sostanze non nutritive (pica), come ghiaccio o terra

Stanchezza generica vs stanchezza da carenza di ferro

CaratteristicaStanchezza genericaStanchezza da carenza di ferro
Insorge dopo attività intensaAnche a riposo
Migliora con il riposoNo o miglioramento limitato
Pallore cutaneoNo
Capogiri/fatica mentaleRariFrequenti
Fiato cortoRaroComune

Cause della carenza di ferro

Le principali cause includono:

  • Diete povere di ferro (soprattutto in vegetariani e vegani)
  • Sanguinamenti mestruali abbondanti
  • Emorragie gastro-intestinali
  • Aumentato fabbisogno (gravidanza, allattamento, crescita)
  • Malassorbimento intestinale (celiachia, Morbo di Crohn)

Come diagnosticare la carenza di ferro

Se sospetti una carenza di ferro, il medico può prescrivere alcuni esami del sangue, come:

  • Dosaggio della ferritina (indicatore delle riserve di ferro)
  • Sideremia (ferro circolante)
  • Emoglobina e ematocrito
  • Capacità legante del ferro (TIBC)

Una ferritina bassa è uno dei segnali più affidabili di carenza di ferro, anche prima dello sviluppo di anemia conclamata.

Come affrontare la carenza di ferro

1. Migliorare l’alimentazione

Alimenti ricchi di ferro da preferire:

  • Carni rosse magre (bovino, agnello)
  • Fegato e frattaglie
  • Legumi (lenticchie, ceci, fagioli)
  • Verdure a foglia verde (spinaci, bietole)
  • Frutta secca (mandorle, noci)
  • Cereali integrali arricchiti

Consiglio utile: associare alimenti ricchi di vitamina C (arance, kiwi, peperoni) ai pasti aumenta l’assorbimento del ferro non-eme (di origine vegetale).

2. Utilizzare integratori di ferro

In alcuni casi, soprattutto quando i livelli sono molto bassi, il medico può prescrivere integratori di ferro, sotto forma di:

  • Compresse orali
  • Gocce
  • Ferro endovenoso (nei casi più gravi)

3. Trattare le cause sottostanti

È fondamentale identificare e correggere:

  • Sanguinamenti occulti
  • Disturbi gastrointestinali
  • Squilibri ormonali

Quando preoccuparsi?

Consulta subito il medico se:

  • La stanchezza è intensa e invalidante
  • Si manifesta pallore associato a tachicardia o fiato corto
  • Vi sono sanguinamenti inspiegabili
  • La stanchezza persiste nonostante un adeguato riposo

Conclusione

La stanchezza può avere molteplici cause, ma se è persistente, associata ad altri sintomi come pallore, fiato corto e capogiri, è importante considerare una possibile carenza di ferro. Una diagnosi precoce e un intervento mirato possono migliorare rapidamente i livelli di energia e la qualità della vita.


Fonti

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