Come si capisce quando un bambino è autistico?

Come si capisce quando un bambino è autistico? Riconoscere i segni di autismo in un bambino può essere complesso, poiché i sintomi variano da individuo a individuo e possono manifestarsi con intensità diversa. L’autismo, o Disturbo dello Spettro Autistico (ASD), è un disturbo neuroevolutivo che influisce principalmente sulla comunicazione, interazione sociale e comportamento. I segnali iniziano a manifestarsi precocemente, solitamente entro i 3 anni di vita.

Come si capisce quando un bambino è autistico?

Segni e sintomi principali dell’autismo nei bambini

1. Difficoltà nell’interazione sociale

  • Mancato contatto visivo: Il bambino evita di guardare negli occhi o mostra poco interesse nelle espressioni facciali delle persone.
  • Mancanza di risposta al proprio nome: Non risponde quando chiamato, anche dopo i 12 mesi.
  • Difficoltà a comprendere le emozioni altrui: Mostra poca empatia o non reagisce adeguatamente agli stati d’animo di chi lo circonda.
  • Isolamento: Preferisce giocare da solo e sembra indifferente verso altri bambini o adulti.

2. Ritardi o anomalie nello sviluppo del linguaggio

  • Assenza di linguaggio: Dopo i 16 mesi, il bambino potrebbe non avere ancora sviluppato parole significative.
  • Linguaggio limitato o ripetitivo: Può ripetere parole o frasi (ecolalia) senza contestualizzarle.
  • Difficoltà nella comunicazione non verbale: Assenza di gesti come indicare oggetti o salutare con la mano.
  • Perdita di abilità linguistiche: Bambini che iniziano a parlare ma poi regrediscono.

3. Comportamenti ripetitivi e interessi ristretti

  • Movimenti stereotipati: Agita le mani, dondola il corpo o esegue movimenti ripetitivi.
  • Routine rigide: Si agita o si arrabbia se una routine quotidiana cambia (es. orari, percorsi, abitudini).
  • Interessi ristretti e intensi: Si concentra ossessivamente su un oggetto, argomento o attività specifica.
  • Giochi insoliti: Allinea oggetti, guarda ruote girare o gioca in modo non funzionale (es. fissare luci).

4. Reazioni sensoriali insolite

  • Iper- o iposensibilità agli stimoli: Reagisce in modo esagerato o nullo a suoni, luci, odori o contatto fisico.
    • Es.: Si copre le orecchie per rumori lievi o cerca continuamente stimoli sensoriali (es. toccare superfici).
  • Avversione al contatto fisico: Non ama essere toccato o coccolato.
  • Fissazioni sensoriali: Guarda ripetutamente luci o superfici scintillanti.

5. Ritardo nelle abilità motorie e cognitive

  • Alcuni bambini possono mostrare ritardi nello sviluppo motorio (es. camminare, usare le mani) o cognitivo.
  • Possono avere difficoltà con compiti che richiedono coordinazione o problem-solving.

Segni di autismo per fasce d’età

Entro i 12 mesi

  • Non risponde al proprio nome.
  • Non indica o non fa gesti come salutare.
  • Non sorride o mostra espressioni di gioia.
  • Sembra non reagire agli stimoli visivi o uditivi.

Tra i 12-24 mesi

  • Non sviluppa parole o frasi semplici.
  • Mostra scarso interesse per le interazioni con altri bambini.
  • Gioca con gli oggetti in modo ripetitivo (es. allineare giocattoli).
  • Non imita movimenti o espressioni (es. battere le mani).

Dai 3 anni in poi

  • Difficoltà a sostenere una conversazione.
  • Non partecipa a giochi di finzione (es. fingere di cucinare o giocare con bambole).
  • Mostra comportamenti ripetitivi, come girare su se stesso.
  • Ha esplosioni emotive improvvise se qualcosa nella routine cambia.

Quando consultare uno specialista?

Se noti uno o più dei sintomi sopra descritti, è importante non ignorarli. Consulta un pediatra o un neuropsichiatra infantile per una valutazione approfondita. La diagnosi precoce è fondamentale per migliorare lo sviluppo del bambino attraverso interventi mirati.

Strumenti diagnostici utilizzati

  1. Osservazione diretta del comportamento del bambino.
  2. Valutazioni specifiche:
    • M-CHAT (Modified Checklist for Autism in Toddlers): screening per bambini dai 16 ai 30 mesi.
    • ADOS-2 (Autism Diagnostic Observation Schedule): test di osservazione per la diagnosi di autismo.
  3. Colloqui con i genitori: Per comprendere le tappe di sviluppo e le difficoltà del bambino.

Cosa fare in caso di sospetto autismo?

  1. Consulta un pediatra: Discuti dei sintomi e chiedi un rinvio a uno specialista.
  2. Inizia una diagnosi precoce: Prima viene identificato l’autismo, migliori saranno i risultati degli interventi terapeutici.
  3. Interventi personalizzati: Terapie come:
    • ABA (Applied Behavior Analysis): Terapia comportamentale.
    • Logopedia: Per migliorare la comunicazione.
    • Terapia occupazionale: Per sviluppare abilità pratiche e motorie.

Conclusione

L’autismo si manifesta principalmente attraverso difficoltà di interazione sociale, linguaggio ritardato e comportamenti ripetitivi. Ogni bambino è unico, ma identificare i sintomi precocemente e consultare uno specialista permette di attivare interventi mirati e migliorare significativamente la qualità di vita del bambino e della famiglia.

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Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l'altra.

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