Astigmatismo: cause, sintomi, diagnosi e trattamenti per una visione chiara

L’astigmatismo è una delle condizioni oculari più comuni, ma spesso poco compresa. Esaminiamo le caratteristiche principali di questa patologia visiva, le sue cause, i sintomi, come viene diagnosticata e quali sono le opzioni terapeutiche, al fine di offrire una panoramica chiara e accessibile.

Caratteristiche dell’astigmatismo

L’astigmatismo è un difetto refrattivo dell’occhio umano, che determina una visione sfocata o distorta. Normalmente, la cornea (la parte anteriore trasparente dell’occhio) e il cristallino (una lente interna) dovrebbero avere una forma perfettamente sferica per focalizzare la luce su un singolo punto della retina. Tuttavia, in caso di astigmatismo, queste superfici presentano una curvatura irregolare, simile a quella di un pallone da rugby, anziché di una palla da calcio. Questa irregolarità provoca una messa a fuoco su più punti retinici, che risulta in una visione non nitida.
L’astigmatismo può essere presente da solo o in combinazione con altri difetti visivi, come la miopia (difficoltà a vedere da lontano) o l’ipermetropia (difficoltà a vedere da vicino). Esistono due tipi principali di astigmatismo: l’astigmatismo corneale, che deriva da un’anomalia della cornea, e l’astigmatismo lenticolare, legato a una deformazione del cristallino.

Eziologia e patogenesi

La causa principale dell’astigmatismo è la forma irregolare della cornea o del cristallino. Sebbene le cause precise non siano ancora del tutto chiare, si ritiene che vi sia una componente genetica importante. L’astigmatismo è spesso presente fin dalla nascita, ma può svilupparsi o peggiorare nel corso della vita. In molti casi, i bambini nascono con astigmatismo lieve, che può migliorare con la crescita. Tuttavia, in alcune persone, il difetto persiste o peggiora.
Tra i fattori che possono contribuire allo sviluppo dell’astigmatismo troviamo traumi o lesioni oculari, interventi chirurgici all’occhio e alcune malattie oculari, come il cheratocono, una patologia che provoca l’assottigliamento e la deformazione progressiva della cornea. Inoltre, l’uso prolungato di dispositivi elettronici, come smartphone e computer, è stato associato a un aumento dei difetti visivi, ma non vi è ancora evidenza scientifica diretta che questi fattori causino astigmatismo.

Segni e sintomi

Il principale sintomo dell’astigmatismo è la visione offuscata o distorta. Questa può verificarsi sia da vicino che da lontano, a seconda del grado e del tipo di astigmatismo. Alcune persone sperimentano visione doppia o difficoltà a concentrarsi sugli oggetti, mentre altre possono avere difficoltà a distinguere i dettagli fini, come le lettere su una pagina. Anche guidare di notte può risultare particolarmente problematico, a causa dell’abbagliamento provocato dalle luci.
Altri sintomi comuni includono mal di testa, affaticamento visivo e dolore agli occhi, soprattutto dopo lunghi periodi di lettura o di utilizzo di dispositivi digitali.

Libro aperto: la lettura può creare difficoltà a chi è affetto da astigmatismo
Figura 1 – La lettura può creare difficoltà a chi è affetto da astigmatismo [Fonte: https://pixabay.com/it/]

Nei bambini, l’astigmatismo può causare difficoltà a scuola, poiché la loro capacità di vedere chiaramente la lavagna o i libri può essere compromessa. È importante fare attenzione a questi segnali, poiché i bambini spesso non si rendono conto di avere un problema visivo.

Epidemiologia

L’astigmatismo è un difetto visivo molto comune in tutto il mondo. Si stima che circa il 30% della popolazione globale ne soffra in qualche misura, con una prevalenza variabile a seconda dell’età, del sesso e dell’area geografica. Ad esempio, è stato osservato che l’astigmatismo è più comune in alcune popolazioni asiatiche rispetto a quelle europee o americane.
L’astigmatismo può colpire persone di tutte le età, anche se tende a manifestarsi per la prima volta durante l’infanzia. La condizione può peggiorare con l’invecchiamento, soprattutto se associata ad altre patologie oculari, come la cataratta. Sebbene l’astigmatismo non sia una malattia progressiva grave, è importante tenerlo sotto controllo con regolari esami oculistici.

Diagnosi dell’astigmatismo

La diagnosi di astigmatismo viene effettuata da un oculista o optometrista durante una visita oculistica di routine. Durante l’esame, vengono eseguite varie prove per determinare il grado e il tipo di astigmatismo. La misurazione della capacità visiva con una tabella ottotipica permette di rilevare la presenza di visione sfocata, mentre l’uso di strumenti come il forottero consente di misurare con precisione la curvatura della cornea.
La refrazione oggettiva, ottenuta tramite strumenti automatizzati come l’autorefrattometro, è un altro metodo comune per diagnosticare l’astigmatismo. Questo dispositivo proietta luce nella parte posteriore dell’occhio e misura il modo in cui la luce viene riflessa, permettendo di determinare il grado di difetto visivo.

Test strumentali e di laboratorio

Tra i test strumentali utilizzati per diagnosticare l’astigmatismo, la topografia corneale è uno dei più avanzati. Questo esame permette di ottenere una mappatura dettagliata della superficie della cornea, evidenziando eventuali irregolarità nella curvatura che possono indicare astigmatismo. Un’altra tecnica strumentale è la cheratometria, che misura la curvatura della cornea in specifiche aree, fornendo informazioni utili per la prescrizione di lenti correttive.
Per verificare la qualità della visione, si possono effettuare anche test di acuità visiva e sensibilità al contrasto, che valutano la capacità dell’occhio di distinguere dettagli fini e differenze di luminosità. Sebbene l’astigmatismo non richieda generalmente esami di laboratorio, questi test strumentali sono essenziali per una diagnosi accurata e per monitorare l’evoluzione della condizione.

Terapia per l’astigmatismo

Il trattamento dell’astigmatismo varia in base alla gravità del difetto e alle esigenze del paziente. La correzione più comune consiste nell’uso di occhiali o lenti a contatto. Le lenti correttive toriche, appositamente progettate per l’astigmatismo, permettono di compensare la curvatura irregolare dell’occhio e migliorare la messa a fuoco. Nei casi più gravi, o quando il paziente preferisce non portare occhiali, le lenti a contatto rigide gas-permeabili possono fornire una correzione più precisa.

Lenti a contatto per combattere l'astigmatismo
Figura 2 – Lenti a contatto, utili per combattere l’astigmatismo [Fonte: https://pixabay.com/it/]


In alcuni casi, il ricorso alla chirurgia può essere una soluzione. La chirurgia refrattiva laser, come il LASIK o il PRK, può rimodellare la cornea per correggere l’astigmatismo. Tuttavia, non tutti i pazienti sono candidati per questo tipo di intervento. La decisione di optare per la chirurgia dipende da vari fattori, tra cui lo stato generale della salute oculare e le preferenze del paziente.

Conclusione

In conclusione, l’astigmatismo è una condizione facilmente gestibile, grazie alle molte opzioni correttive disponibili. Tuttavia, è fondamentale sottoporsi a regolari controlli oculistici per garantire una diagnosi precoce e una corretta gestione del difetto.

Fonti

Crediti immagini

Foto dell'autore

Annapaola Cingolani

Sono Annapaola Cingolani, laureata magistrale in Biologia Molecolare e Cellulare. Sono appassionata di scienza, in particolare di Microbiologia, Genetica, Biologia Cellulare, Chimica. Mi occupo di divulgazione scientifica su Microbiologia Italia.

Lascia un commento