12 consigli per non beccarsi l’influenza stagionale

Esistono 4 tipi di virus influenzali stagionali, i tipi A, B, C e D. I virus dell’influenza A e B circolano e causano epidemie stagionali di malattia.

  • I virus dell’influenza A. Attualmente circolanti negli esseri umani sono il sottotipo del virus dell’influenza A (H1N1) e A (H3N2). 
  • I virus dell’influenza B non sono classificati in sottotipi, ma possono essere suddivisi in linee. Attualmente i virus influenzali di tipo B circolanti appartengono al lignaggio B/Yamagata o B/Victoria.
  • Il virus dell’influenza C viene rilevato meno frequentemente e di solito causa infezioni lievi, quindi non presenta un grosso pericolo per la salute pubblica.
  • I virus dell’influenza D colpiscono principalmente il bestiame e non sono noti per infettare o causare malattie negli esseri umani.

Virus dell’influenza A (H1N1)

L’influenza stagionale è caratterizzata da una comparsa improvvisa di febbre, tosse (solitamente secca), mal di testa, dolori muscolari e articolari, malessere, mal di gola e naso che cola. La tosse può essere grave e può durare 2 o più settimane. La maggior parte delle persone guarisce da febbre e altri sintomi entro una settimana senza richiedere cure mediche. Ma l’influenza può causare gravi malattie o morte soprattutto nelle persone ad alto rischio (vedi più avanti).

Tutti i gruppi di età possono essere colpiti ma ci sono gruppi che sono più a rischio di altri, come donne incinte, bambini sotto i 59 mesi, anziani,individui con patologie croniche,individui con condizioni immunosoppressive e gli operatori sanitari che sono esposti ad un maggiore rischio di contagio. 

In termini di trasmissione, l’influenza stagionale si diffonde facilmente, con una rapida trasmissione in aree affollate, comprese scuole e case di cura. Quando una persona infetta tossisce o starnutisce, goccioline contenenti virus (goccioline infette) si disperdono nell’aria e possono diffondersi fino ad un metro e infettano le persone nelle immediate vicinanze che respirano queste goccioline (vedi video sotto). Il virus può anche essere diffuso da mani contaminate con virus influenzali. 

Prevenzione

Il modo più efficace per prevenire la malattia è la vaccinazione . La vaccinazione è SEMPRE una mossa vincente. Il vaccino, infatti, permette al tuo sistema immunitario di andare a produrre gli anticorpi che andranno a contrastare il virus, una volta che ci si entra a contatto. 

Tra gli adulti sani, il vaccino antinfluenzale fornisce protezione anche quando i virus circolanti non corrispondono esattamente ai virus del vaccino.  La vaccinazione è particolarmente importante per le persone ad alto rischio di complicanze influenzali e per le persone che vivono con o si prendono cura delle persone ad alto rischio.

L’OMS raccomanda la vaccinazione annuale per:

  • Donne incinte in qualsiasi fase della gravidanza
  • Bambini di età compresa tra 6 mesi a 5 anni
  • Persone anziane (di età superiore a 65 anni)
  • Persone con condizioni mediche croniche
  • Operatori sanitari.

Oltre alla vaccinazione e al trattamento antivirale, è consigliato seguire delle misure di protezione personale come:

1.Vaccinarsi

Come detto, la vaccinazione è il metodo più sicuro e con la miglior riuscita di successo. 

2. Lavare spesso le mani ed asciugarle in maniera adeguata

Abbiamo già parlato dell’importanza di lavarsi le mani. Il lavaggio delle mani, infatti,  è il mezzo più idoneo ed efficace per prevenire la trasmissione delle infezioni. È molto importante quindi che tutti prima e dopo essere stati in ambienti molto frequentati assumano come abitudine quella di lavarsi le mani accuratamente. 
Le mani sono un veicolo di trasmissione poiché le cellule più esterne dell’epidermide sono normalmente abitate (colonizzate) da microbi (batteri e funghi) che nell’insieme formano la flora batterica.

3. Coprire la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce

È sempre buon uso coprire naso e bocca quando si tossisce o si starnutisce, infatti, anche se non presenti sintomi influenzali potresti comunque diffondere virus nell’ambiente circostante e trasmetterli alle persone a te vicine.

Il modo migliore per coprire naso e bocca e diffondere il minor numero possibile di virus nell’aria è quello di utilizzare il proprio gomito! (vedi figura). 

4. Mantenere le distanze da chi si sente male

Se dovete convivere in casa (o al lavoro) con persone che presentano malessere, febbricitanti e con altri sintomi dell’influenza la prima cosa da fare è cercare di entrare a contatto con loro lo stretto indispensabile per prendersene cura ed assisterli. Soprattutto è importante separare i bambini, gli anziani e le persone a rischio dalle persone influenzate. 

5. Evitare il contatto ravvicinato con le persone malate

Qualora dovete assistere e prendervi cura di persone malate, cercate di evitare il contatto ravvicinato, il quale favorisce il contagio. Evitate quindi di baciare la persona malata, di respirare vicino le sue vie aeree, ti entrare a contatto con le sue mucose (occhi, naso, bocca). 

6. Evitare di toccare gli occhi, il naso o la bocca

Soprattutto quando vi trovate in luoghi affollati o siete entrati a contatto con superfici sporche, contaminate o poco pulite non fate entrare mai a contatto le mani con le vostre mucose, quindi evitate di toccare (o grattare) occhi, naso o di mettervi le mani in bocca. Così facendo eviterete che il virus abbia una facile via d’entrata.

7. Gettare i rifiuti

Dopo che si è utilizzato un fazzoletto o altri indumenti per tossire o soffiarsi il naso, assicurarsi di smaltire in maniera repentina e nel modo migliore i rifiuti o i tessuti contaminati. Quindi buttate via ogni fazzoletto usato e non lasciatelo sopra superfici (che a loro volta verrebbero contaminate) e lavate in maniera adeguata i tessuti che pensate siano stati contaminati.

8. Non condividere asciugamani

In generale, si consiglia di possedere sempre un asciugamani personale. A maggior ragione, se in casa convivete con coinquilini o famigliari ammalati non condividete mai gli asciugamani. Gli asciugamani infatti sono un luogo ideale dove vivere per virus e batteri poiché creano un ambiente perennemente umido e che spesso si “ricarica” di virus e batteri (ogni qual volta ci si asciugano le mani ad esempio).

9. Non toccare superfici di mezzi pubblici a mani nude

È risaputo che i mezzi pubblici possiedono le superfici (quasi) più sporche e contaminate, questo ovviamente avviene perché vengono toccate da tantissime persone diverse. Quindi, ogni qual volta si usufruisce di un servizio pubblico e si deve entrare a contatto con qualsiasi superficie di dominio pubblico (treno, bus, metro, tram, cabine telefoniche) si consiglia di proteggere le proprie mani dalla contaminazione utilizzando dei guanti o un fazzoletto. Delle mani contaminate possono successivamente entrare a contatto con bocca, mani ed occhi e portare ad un contagio.

10. Igienizzante per le mani

Quando si trascorre spesso del tempo fuori casa e si è costretti ad usufruire di spazi e mezzi pubblici è sempre utile portare con se un igienizzante per le mani che si può utilizzare senza acqua e che quindi si asciuga da solo. Questo consente di avere facilmente le mani igienizzate e pulite prima di un pasto ad esempio o dopo essere entrati a contatto con superfici sporche.

11. Non condividere bicchieri

Oltre gli asciugamani, è sempre consigliato non condividere mai bicchieri e/o posate con altre persone. Infatti, questi rappresentano dei mezzi attraverso i quali si possono trasmettere batteri e virus. Se una persona influenzata beve da un bicchiere lascia una “traccia” di saliva, che contiene il virus, attraverso le labbra nel bicchiere e nell’acqua stessa dentro il bicchiere, a questo punto bevendo dal medesimo bicchiere si entra facilmente a contatto con il virus.

12. Evitare i buffet quando possibile

Chi di noi non ama i buffet? Intere distese di cibo a nostra disposizione pronte ad essere consumate.

Il punto debole dei buffet è che rappresentano un ottimo meccanismo di passaggio di virus e batteri. I buffet, infatti, sono spesso a disposizione di molte persone contemporaneamente, le quali possono attingere da tutti i vassoi e prendere la pietanza che più gli garba.

E se una di queste persone fosse influenzata o avesse un infezione batterica?

Il rischio di contagio esiste. Se questa persona tossisse, starnutisse o entrasse a contatto con le pietanze potrebbe lasciare una “traccia batterica”, una contaminazione, all’interno del vassoio o sulle pietanze stesse (specie nei sughi o brodini), creando un possibile contagio per le altre persone che andranno a mangiare quella stessa pietanza.

Immaginate in un grande buffet (soprattutto nella formula “all you can eat” che attira molta gente) quante persone potrebbero contaminare le pietanze e portare ad un possibile contagio.

Salvatore Gemmellaro

Fonte: WHO

Ulteriori letture

Foto dell'autore

Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e scrivo per Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

Lascia un commento