Il Giuggiolo e le Giuggiole
Il giuggiolo, noto come Ziziphus Jujuba, è una pianta originaria dell’Asia Centrale, ma è stato introdotto nel Mediterraneo dai Romani. Tuttavia, sembra che la sua terra d’origine sia l’Africa. In Italia, la sua storia inizia con i mercanti veneziani, che lo hanno importato grazie ai loro viaggi e commerci. Inizialmente, i frutti del giuggiolo erano guardati con diffidenza e venivano usati principalmente come pianta ornamentale o per segnare i confini delle proprietà.
Il Giuggiolo: Una Pianta Tenace e Resiliente
Il giuggiolo è una pianta straordinariamente tenace e resiliente. Cresce generosamente anche in terreni difficili, compresi quelli aridi e sassosi, e richiede poca acqua. Tuttavia, la raccolta dei suoi frutti è complicata a causa delle numerose spine presenti sulla pianta. È una pianta longeva, resistente e che può sopravvivere in condizioni avverse. Nel Corano, viene menzionato un giuggiolo imponente, il cui ciclo di vita delle foglie è associato a quello di ogni essere umano. Inoltre, in Himalaya, i fiori del giuggiolo sono considerati capaci di innamorare.
Le Giuggiole: Piccole Drupi Gustose
Le giuggiole sono frutti molto particolari. Quando sono mature, assumono una tonalità rosso-marrone e somigliano alle mele per le dimensioni. La loro polpa, di colore bianco-giallastro, circonda un unico seme. Il sapore delle giuggiole è dolce e leggermente acidulo, ma diventa più dolce man mano che maturano. La loro consistenza cambia, diventando meno croccante, ma questo non impedisce di apprezzarle. Quando sono mature e leggermente rugose, ricordano i datteri e sono talvolta chiamate “datteri cinesi.”
Le Giuggiole in Cucina
Le giuggiole possono essere consumate sia crude che preparate in diversi modi. Due dei loro utilizzi principali sono per la produzione di confetture e liquori, tra cui il famoso “brodo di giuggiole.” Questo liquore ambrato ha un profumo intenso e un sapore dolce. Viene solitamente consumato dopo cena, liscio o con ghiaccio. Si abbina perfettamente con formaggi, dolci a base di frutta secca e gelato. La sua origine è attribuita alla famiglia Gonzaga nel Rinascimento.
Le Giuggiole Sotto Spirito
Le giuggiole possono anche essere conservate e consumate sotto spirito, come molti altri frutti. Questo metodo di conservazione permette di gustare il loro sapore unico anche fuori stagione.
Le Proprietà Salutari delle Giuggiole
Le giuggiole sono non solo deliziose ma anche salutari. Contengono circa 80 calorie per 100 grammi e sono ricche di proprietà benefiche. In medicina cinese, vengono utilizzate per alleviare l’ansia e l’insonnia. Inoltre, aiutano la digestione e promuovono l’equilibrio intestinale. Grazie al loro contenuto di calcio, favoriscono la salute delle ossa e dei denti. I tannini presenti nelle giuggiole conferiscono loro proprietà antinfiammatorie e antiemorragiche.
L’Origine dell’Espressione “Andare in Brodo di Giuggiole”
L’espressione “andare in brodo di giuggiole” indica uno stato di euforia e contentezza estrema. Il collegamento tra la dolcezza dei preparati a base di giuggiola e il piacere sensoriale è evidente. Questo modo di dire suggerisce il massimo della piacevolezza per le papille gustative e per la salute, indicando un’apoteosi di contentezza. Alcuni sostengono che l’espressione originale potesse essere “andare in brodo di” seguito dal nome di altri cibi, ma l’uso delle giuggiole rende questa espressione particolarmente poetica e suggestiva.
Un’Espressione dalla Storia Ricca
L’uso di espressioni simili a “andare in brodo di giuggiole” non è limitato alle giuggiole. In passato, potevamo anche sentire “andare in brodo di fagioli,” “andare in brodo di gnocchi,” o altre varianti. Tuttavia, l’associazione con le giuggiole sembra essere quella più affascinante e suggestiva.
In conclusione, le giuggiole sono frutti versatili e sani, apprezzati sia in cucina che per le loro proprietà benefiche. L’espressione “andare in brodo di giuggiole” testimonia l’antica tradizione di gustare questi frutti con estremo piacere. La loro storia, sia botanica che culturale, aggiunge fascino a questi frutti spesso trascurati. Quindi, la prossima volta che vi sentirete estremamente felici e appagati, ricordatevi delle giuggiole e del loro dolce contributo alla cultura e alla lingua italiana.
Sarà dovuta a distrazione:
…e somigliano alle mele per le dimensioni….
Ma chi non ha mai visto le giuggiole potrebbe pensare che siano grandi come mele…
Distinti saluti
Danilo Marassi