Come confermano molti studi il nostro intestino gioca un ruolo chiave per il corretto funzionamento di tutto il nostro corpo e in particolare ad avere maggiore importanza è la componente batterica locale. Anche il fegato comunica con il microbiota intestinale e quest’ultimo è coinvolto nello sviluppo di varie patologie epatiche. Conoscere i meccanismi alla base di questo processo è molto importante per approfondire lo studio di alcune malattie e migliorare l’approccio terapeutico.
Alla base delle malattie epatiche troviamo l’infiammazione del fegato che in seguito evolve in diverse patologie; quando viene a mancare l’integrità della barriera intestinale allora alcuni microorganismi e alcune sostanze passano nel torrente circolatorio inducendo stimoli pro-infiammatori. Tra le sostanze responsabili delle infiammazioni, le endotossine e il DNA batterico inducono l’attivazione dei recettori epatici innescando la cascata infiammatoria che può, in alcuni casi, comportare la trasformazione del tessuto epatico sano in uno fibroso non sano.
Le vie di comunicazione tra fegato e intestino sono ormai conosciute e includono la vena porta, la circolazione sistemica e il tratto biliare. Quando insorgono delle disbiosi a livello intestinale si manifesta uno squilibrio di acidi biliari che altera il circolo enteroepatico inducendo problemi dal punto di vista metabolico, attivando la risposta immunitaria e la progressione della patologia (se presente). La via preferenziale attraverso cui i microorganismi e le sostanze pro-infiammatorie raggiungono il fegato è la vena porta; quando è presente una maggiore proliferazione batterica e un danno alla barriera intestinale, si riversano nel circolo sistemico le endotossine batteriche che attivano, di conseguenza, i recettori immunitari epatici tra cui TLR4, TLR9 e TLR2 che a lungo andare andranno a promuovere il processo di fibrosi degli epatociti.
Vediamo nel dettaglio quali sono le patologie epatiche a riguardo e qual è il ruolo del microbiota intestinale:
- Patologie da fegato grasso non alcoliche (NAFLD)
I generi Bacteroides e Ruminococcus sono notevolmente incrementati nei soggetti affetti da NAFLD; Prevotella diminuisce in quelli con la forma NAFLD progressiva, inoltre vi è un aumento di E. coli e Bacteroides in pazienti ad avanzato stadio di fibrosi.
- Patologie epatiche correlate ad alcol (ALD)
Anche questa patologia è caratterizzata da disbiosi, con aumento nella concentrazione di Enterobacteriaceae e una riduzione di Bacteroidetes e Lactobacillus associata a un altrettanto diminuita diversità micotica e della crescita di Candida.
- Cirrosi
In termini di severità è la manifestazione più importante del danno epatico, ed è associata alla disbiosi intestinale e ai danni da etanolo.
- Carcinoma epatocellulare (HCC)
In questa patologia, in cui l’integrità della bandiera è violentemente compromessa, è stata riscontrata associazione con la crescita di E. coli e la trasmigrazione di Helicobacter verso il tessuto tumorale. Somministrando antibiotici ad ampio spettro è stata osservata una diminuzione della gravità dell’infiammazione e un’attenuata progressione del tumore stesso.
In conclusione, è ormai palese come fegato e intestino comunichino tra loro in modo attivo e bidirezionale, ne è dimostrazione scientifica il fatto che molte patologie epatiche manifestano anche una pregressa disbiosi intestinale con alterata permeabilità intestinale. Continuando ad indagare in linea coi recenti studi sarà possibile mettere a punto nuovi approcci diagnostici e terapeutici per la prevenzione ed il trattamento di queste malattie.
Alice Marcantonio
Fonte: Tripathi A, Debelius J, Brenner DA, Karin M, Loomba R, Schnabl B, Knight R. The gut-liver axis and the intersection with the microbiome. Nat Rev Gastroenterol Hepatol. 2018 May 10. doi: 10.1038/s41575-018-0011-z.