Rivelato: i segreti per scoprire se si è celiaci in poche mosse!

La celiachia è una patologia autoimmune cronica dell’intestino tenue, che colpisce soggetti geneticamente predisposti, ma quali sono i sintomi comuni? Si manifesta come una reazione immunitaria all’assunzione di glutine, una proteina presente nel grano, nell’orzo, nella segale e nei loro derivati. Identificare la presenza della celiachia in modo tempestivo è di fondamentale importanza per evitare complicazioni e migliorare la qualità di vita dei pazienti. In questo articolo, forniremo una guida pratica su come capire se si è celiaci, sintetizzando le informazioni principali per i principianti.

Celiachia sintomi comuni
Figura 1 – Celiachia quali sono i sintomi comuni che il nostro corpo ci fornisce?

Cenni storici

La celiachia è stata descritta per la prima volta nell’antica Grecia da Areteo di Cappadocia. Tuttavia, è solo negli ultimi decenni che sono state fatte importanti scoperte riguardo alla sua eziologia, patogenesi e trattamento. Oggi, grazie alla ricerca scientifica, disponiamo di una migliore comprensione di questa malattia e di strumenti diagnostici più precisi.

Epidemiologia

La celiachia è una delle patologie gastrointestinali più comuni nel mondo occidentale, con una prevalenza che varia tra l’1% e il 2% della popolazione generale. La sua incidenza sembra essere in aumento, ma ciò potrebbe essere dovuto anche a un miglioramento delle tecniche diagnostiche e a una maggiore consapevolezza della malattia.

Eziologia

La celiachia è una malattia multifattoriale, in cui intervengono fattori genetici e ambientali. La presenza di specifici geni HLA-DQ2 e HLA-DQ8 sembra aumentare il rischio di sviluppare la celiachia. Tuttavia, non tutte le persone con questi geni sviluppano la malattia, il che suggerisce che altri fattori ambientali svolgano un ruolo importante nella sua insorgenza.

Patogenesi

Nella celiachia, l’assunzione di glutine attiva una risposta immunitaria anomala nell’intestino tenue. Ciò porta a danni alle villosità intestinali, che sono responsabili dell’assorbimento dei nutrienti. La reazione immunitaria è mediata da anticorpi specifici, come gli anticorpi anti-transglutaminasi tissutale (tTG), che possono essere dosati per confermare la presenza della malattia.

Segni e sintomi

La celiachia può manifestarsi con una vasta gamma di segni e sintomi, alcuni comuni altri meno comuni. Alcune persone possono sperimentare sintomi gastrointestinali, come diarrea, gonfiore addominale, perdita di peso e malassorbimento. Altri sintomi possono includere affaticamento, anemia, osteoporosi, dermatite erpetiforme e disturbi neurologici. È importante notare che i sintomi possono variare da individuo a individuo e che alcune persone possono essere asintomatiche.

Esami di laboratorio

La diagnosi di celiachia si basa su una combinazione di dati clinici, test sierologici e biopsie intestinali. I test sierologici includono la misurazione degli anticorpi anti-tTG, degli anticorpi anti-endomisio (EMA) e degli anticorpi anti-gliadina (AGA). Se i risultati dei test sierologici sono positivi, è consigliabile eseguire una biopsia dell’intestino tenue per confermare la diagnosi.

Trattamento

Attualmente, l’unico trattamento efficace per la celiachia è una dieta rigorosamente priva di glutine. Ciò implica l’eliminazione di tutti gli alimenti che contengono grano, orzo, segale e i loro derivati. È fondamentale leggere attentamente le etichette degli alimenti e informarsi sulle potenziali fonti nascoste di glutine. In alcuni casi, potrebbe essere necessario il supporto di un dietologo o nutrizionista specializzato per garantire una corretta alimentazione.

Prevenzione

Non esiste una prevenzione specifica per la celiachia, in quanto la malattia è determinata da una combinazione di fattori genetici e ambientali. Tuttavia, l’allattamento al seno prolungato e l’introduzione graduale di glutine nella dieta del bambino sembrano avere un effetto protettivo e ridurre il rischio di sviluppare la malattia.

Prognosi

Con una diagnosi precoce e l’adozione di una dieta priva di glutine, la prognosi per i pazienti celiaci è generalmente buona. La maggior parte delle persone riesce a gestire la loro condizione in modo efficace e a vivere una vita normale. Tuttavia, è importante mantenere un rigoroso controllo dietetico e sottoporsi a controlli regolari per monitorare lo stato di salute.

Conclusione

La celiachia è una malattia autoimmune che richiede una diagnosi tempestiva e l’adozione di una dieta priva di glutine. Se si sospetta di essere celiaci, è fondamentale consultare un medico e sottoporsi ai test appropriati. Solo una diagnosi accurata consentirà di gestire la condizione in modo efficace e migliorare la qualità di vita. Ricordate che la celiachia può manifestarsi in modi diversi da persona a persona, quindi è importante prestare attenzione ai segnali del proprio corpo e cercare assistenza medica professionale.

FAQ

  1. Quali sono le conseguenze di una diagnosi tardiva di celiachia? La diagnosi tardiva di celiachia può portare a gravi complicazioni, come malnutrizione, osteoporosi, infertilità e un aumentato rischio di sviluppare alcune malattie autoimmuni e neoplasie. È quindi fondamentale diagnosticare la celiachia il prima possibile.
  2. Posso mangiare glutine occasionalmente se sono celiaco? No, anche una minima quantità di glutine può causare danni all’intestino di una persona affetta da celiachia. È necessario seguire una dieta rigorosamente priva di glutine per tutta la vita.
  3. Quali sono gli alimenti che devo evitare se sono celiaco? Gli alimenti da evitare includono grano, orzo, segale e i loro derivati. Ciò include pane, pasta, biscotti, torte, birra e molti altri prodotti. È importante leggere attentamente le etichette degli alimenti e cercare alternative senza glutine.

Fonti

  • Celiachia: decisivi i batteri intestinali. Link
  • National Institute for Health and Care Excellence. Link
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Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l'altra.

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