Il dottor Paolo Siani, pediatra di fama a Napoli e fratello del compianto Giancarlo, ha pubblicato un post sui social riguardante un tema delicato che è stato trattato nella nota soap napoletana Un Posto al Sole. In particolare, Siani ha parlato della Sindrome di Münchhausen per procura. Questa è una patologia rara ma estremamente grave. Colpisce principalmente le madri e le spinge ad arrecare danno fisico ai propri figli, allo scopo di attirare l’attenzione su di sé.
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Un Posto al Sole parla della Sindrome di Münchhausen per procura: cos’è e come si diagnostica
La sindrome prende il nome da un caso del 1951 in cui una madre, Münchhausen, procurava ripetutamente malattie a suo figlio. Lo induceva a sottoporsi a inutili esami medici e a cure mediche. Si tratta quindi di un disturbo mentale che spinge il genitore ad attirare l’attenzione dei medici e della famiglia su di sé. Il tutto ovviamente a discapito della salute del bambino. Il termine “per procura” sottolinea che l’adulto agisce come “procuratore” della malattia, creando artificiosamente sintomi nel bambino e presentandolo come malato.
Nell’episodio di Un Posto al Sole, trasmesso il 3 maggio, la madre del bambino provoca intenzionalmente una malattia, somministrando al bambino farmaci nel biberon. Nel contesto della fiction, la diagnosi della sindrome sembra facile, ma nella realtà è molto più complessa e richiede tempo. Siani spiega che i sintomi della sindrome non sono caratteristici di malattie conosciute e questo confonde i pediatri e gli altri clinici, inducendoli ad ulteriori accertamenti. Inoltre, spesso le madri che soffrono di questa sindrome sono premurose e costantemente presenti. Ciò rende ancora più difficile sospettare che siano loro a procurare il malessere del bambino.
La pratica del medical shopping
Siani afferma che il tempo medio per arrivare alla diagnosi della Sindrome di Münchhausen per procura è di circa 6 mesi. Inoltre è frequente il fenomeno del “medical shopping”. Le madri che soffrono di questa patologia visitano diversi medici e ospedali alla ricerca di una diagnosi che non riescono ad ottenere. I medici, di qualsiasi ospedale in qualsiasi parte del mondo, restano essi stessi vittime dell’inganno del genitore abusante.
È importante che il pubblico comprenda la difficoltà nella diagnosi della Sindrome di Münchhausen per procura. Pertanto i medici sono costretti a fare innumerevoli indagini prima di poter identificare la patologia. Con la giusta sensibilizzazione e informazione, potremmo evitare che i bambini siano vittime di questa patologia insidiosa e aiutare le madri a ricevere la cura di cui hanno bisogno.
Siani esprime la sua fiducia nella bravura e nella sensibilità degli autori della soap per spiegare al pubblico la complessità di questa patologia e il lungo percorso necessario per arrivare alla diagnosi. Egli inoltre afferma che i medici dell’ospedale pediatrico di Napoli conoscono molto bene questa sindrome e saranno in grado di fornire un aiuto prezioso nella trattazione del tema.
È importante sottolineare che la Sindrome di Münchhausen per procura è una patologia rara ma estremamente grave e che richiede una diagnosi tempestiva per proteggere la salute e la vita dei bambini. Sfortunatamente, questa sindrome è ancora poco conosciuta e spesso sottovalutata, il che rende ancora più difficile per i medici identificarla e curarla.
Grande attenzione da parte degli autori di Un Posto al Sole
Per questo motivo, è essenziale che il pubblico sia adeguatamente informato sulla Sindrome di Münchhausen per procura e sulla sua complessità. Gli autori di Un Posto al Sole hanno dato un importante contributo a questo scopo, ma è importante che la sensibilizzazione e l’informazione sulla sindrome continuino anche fuori dalla fiction televisiva.
Inoltre, è importante sottolineare che la sindrome non colpisce solo le madri, ma anche altri caregiver, come padri, nonni o tutori legali. Ogni caso è unico e richiede un’approfondita valutazione medica e psicologica per arrivare a una diagnosi corretta.
In conclusione, la Sindrome di Münchhausen per procura è una patologia rara ma estremamente grave che colpisce principalmente i bambini e richiede una diagnosi tempestiva per proteggere la loro salute e la loro vita. È importante che il pubblico sia adeguatamente informato sulla complessità della sindrome e sul lungo percorso necessario per arrivare alla diagnosi. Solo così potremo evitare che i bambini siano vittime di questa patologia insidiosa e aiutare i caregiver a ricevere la cura di cui hanno bisogno.