Quali sono gli Enti che si occupano della gestione delle sale da pranzo scolastiche?
Per quanto riguarda i pasti scolastici in Italia si basano sull’applicazione delle Linee Guida Regionali e delle Direttive relative alle Linee Guida Nazionali per la Mensa Scolastica del MSAL, approvate dalla Conferenza Stato – Regioni e pubblicate sulla GUCE. Nel 2015 MSAL, in collaborazione con il MIUR, ha avviato la prima indagine sull’accesso alle informazioni sulla nutrizione scolastica. Alla fine dello studio, si sottolinea che ogni struttura monitora il cibo e lo spreco e ne indaga le cause per raggiungere gli obiettivi di riduzione e riciclaggio.
Cosa decide di fare il Ministero della Salute nelle sale di ristoro scolastiche?
Il MSAL decide di compiere un’indagine, alla quale hanno risposto 15 scuole, ed è emerso che oltre la metà dei refettori non rileva eventuali residui e manca di monitoraggio. Alla fine nello studio, si sottolinea che ogni struttura controlla il cibo e lo spreco e ne indaga le cause per conseguire obiettivi sia di riduzione che di riciclaggio.
QUALI SONO LE REGOLE DA APPLICARE NELLE MENSE SCOLASTICHE?
- Rilevare sistematicamente eccessi e residui creando una procedura di monitoraggio standardizzata che coinvolga gli studenti in diverse attività alle quali partecipano attivamente al processo. L’obiettivo è duplice: bisogna adattare le linee guida e le specifiche al contesto e, sensibilizzare docenti e studenti sul problema dello spreco alimentare.
- Lavorare online per identificare ed eliminare le criticità che comportano l’abbandono di cibo nelle sale da pranzo scolastiche. Questa rete integrata dovrebbe includere almeno:
– Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN);
– Ente appaltante (comune, ecc., strutture scolastiche, ecc.);
– Ente appaltato (Gestione della ristorazione);
– Utenti (studenti e loro famiglie, rappresentati del comitato, mensa);
– Istituzioni scolastiche (insegnanti o chi partecipa al pasto). - L’obiettivo consiste nel coordinamento, flessibilità e integrazione tra il lavoro e la possibile conoscenza di tutte le materie, derivato da un’attenta osservazione del refettorio.
- Includere nel capitolato elementi di flessibilità, adeguati alle informazioni ricavate dal monitoraggio puntuale e dall’analisi delle dinamiche del servizio mensa scolastica.
- Formare gli insegnanti sullo spreco alimentare in modo che possano partecipare nel guidare gli studenti a comportamenti corretti e proattivi durante i pasti.
- Attivare corsi di formazione e sensibilizzazione sullo spreco alimentare e sui suoi effetti ambientali, economici e sociali, anche per le famiglie. Cosicché venga promossa la cultura e la consapevolezza del fenomeno dei consumi all’interno delle mense scolastiche.
- Preferire, se possibile, soluzioni che consentano di avvicinare il punto/centro cottura all’area di servizio per migliorare l’accettazione da parte dell’utente finale.
- Programmare* per concludere un’altra porzione di frutta che al momento è disponibile solo a pranzo.
- Raccogliere gli avanzi, per restituire online il cibo non consumato e ridistribuirlo in sicurezza a chi ne ha bisogno, mantenerlo refrigerato fino alla vendita, incoraggiando così l’utilizzo degli abbattitori.
COSA CI DICONO LE RILEVAZIONI DELLO STUDIO OKKIO ALLA SALUTE DELL’ANNO 2019?
Nell’ultimo studio del 2019, più di 50.000 ragazzi della 3° elementare hanno risposto a un sondaggio che consente loro di controllare il proprio peso. Un alto tasso di obesità è stato notato nelle famiglie svantaggiate dal punto di vista socioeconomico e nei neonati allattati al seno per poco tempo o mai. I bambini hanno l’usanza di saltare la colazione o di consumarne poca, così come quella di fare molta colazione. Il 38,4% dei bambini mangia verdura poche volte al mese, mentre il 48,3% e il 9,4% consuma snack dolci e salati più di 3 giorni alla settimana. OKkio alla SALUTE 2019 ha visto la partecipazione di 2.467 scuole primarie. Il 75% delle scuole campionate sono costituite da mense scolastiche, il 43% distribuisce cibo sano, l’81% ha un curriculum basato sulla nutrizione e il 34% coinvolge i genitori in sane abitudini alimentari.
QUALI SONO LE CONSIDERAZIONI DELLE MADRI SUI PROPRI FIGLI?
Relativamente al punto di vista della madre sulla salute dei propri figli, visto che il 40,3% dei bambini in sovrappeso o obesi è ritenuto dalla mamma come normopeso. Pure, il 59,1% delle madri di ragazzi fisicamente inattivi pensa che il loro figlio faccia molto esercizio fisico, il 69,9% delle mamme di giovani in sovrappeso o obesi pensa che il consumo di cibo del loro figlio non sia eccessivo. Rispetto alle ore di sonno nei giorni feriali, fattore legato all’obesità in alcuni studi, i dati del 2019 mostrano che 14,4% dei bambini hanno genitori che dormono meno di 9 ore a notte.