Caratteristiche di Giardia lamblia
Giardia spp. è un genere di organismi unicellualri protozoi flagellati ed è uno dei parassiti intestinali più comuni sia nella specie umana che in quella animale, in particolare negli animali domestici.
La specie Giardia lamblia è diffusa in tutto il mondo e in particolare il serbatoio principale è un ambiente acquatico a stretto contatto con animali.
Questa specie si presenta in due forme diverse, come ciste o come trofozoita. La diversa forma rispecchia il diverso stadio vitale del parassita, infatti si presenta sotto forma di ciste nel passaggio da un ospite ad un altro e sottoforma di trofozoiti una volta raggiunto l’intestino dell’ospite.
Le cisti hanno una forma ovoidale rigida grazie alla presenza di uno spesso strato esterno, mentre i trofozoiti hanno una dimensione variabile e sono più o meno rotondeggianti a seconda della specie.
Ciclo vitale di Giardia lamblia
Il ciclo vitale di G. lamblia (Fig. 2) inizia in seguito all’ingestione di alimenti o acqua contaminata da cisti ma anche tramite contatto con residui fecali presenti su mani sporche.
Le cisti sono relativamente inerti e permettono la sopravvivenza prolungata in condizioni ambientali molto diverse fra loro. Le ciste rimangono infettive per mesi e in particolare è stato osservata che nell’acqua marina la sopravvivenza è di oltre 65 giorni a 4 °C.
Un volta ingerita, la ciste raggiunge lo stomaco, dove è in grado di resistere all’ambiente acido, e successivamente nell’intestino tenue si osserva il rilascio dei trofozoiti. I trofozoiti sono quindi la forma vegetativa in grado di replicarsi tramite mitosi all’interno dell’intestino tenue causando sintomi di diarrea e malassorbimento.
In seguito all’esposizione ai fluidi biliari, alcuni trofozoiti formano cisti nel duodeno e vengono espulse con le feci nell’ambiente.
L’infezione
L’infezione si verifica anche con una ridotta dose di cisti ingerite, anche solo 10 cisti sono abbastanza per lo sviluppo della malattia al 100%. In seguito all’infezione da parte di questo parassita si può incorrere nello sviluppo della patologia detta giardiasi anche se nei paesi in via di sviluppo si può verificare una giardiasi asintomatica (variazione tra 36-86% dei casi).
Il periodo di incubazione varia tra i 12 e i 19 giorni e i sintomi compaiono da 1 a 75 giorni dall’ingestione delle cisti.
Questa patologia è caratterizzata da problemi gastrointestinali come diarrea, crampi addominali, gonfiore, perdita di peso e malassorbimento. È importante ricordare che questa patologia è considerata di origine zoonotica data la capacità di trasmissione diretta o indiretta di questo parassita tra animale e uomo.
Normalmente l’infezione si risolve in 4-6 settimane, ma nel 30-50% dei casi si può anche sviluppare una sindrome da malassorbimento cronico che può portare a disordini nutrizionali se non trattata.
Diagnosi
La diagnosi viene effettuata con un esame delle feci per rilevare le ciste mentre è possibile rilevare le forme trofozoitiche solo su materiale molto contaminato e fresco.
Prevenzione
Data l’elevata presenza del parassita nelle acque è importante non fare il bagno in acqua contaminate, bere da fontane dove l’acqua non è potabile o mangiare cibo lavato con acqua non potabile. È inoltre importante lavarsi spesso le mani soprattutto dopo il contatto con materiale possibilmente contaminato.